Trovo molto difficile, diciamo pure impossibile, accostare la parola diritto alla questione complessa, spinosa, dolorosa dell’aborto. Come si può pensare che qualcuno abbia il diritto di decidere che ad un essere umano sia negata l’esistenza? Quanto all’obiezione di coscienza, spesso vituperata, dovrebbe essere l’unica scelta praticabile per un medico che sia tale. Dice nulla il giuramento di Ippocrate? Sono in molti a ritenere che l’aborto sia un problema solo per chi è credente, cristiano, cattolico. Vale a dire oscurantista. E’ una visione ben strana. Vogliamo forse ritenere che non credenti, agnostici, atei siano indifferenti al destino di una vita umana? Che significa, nel caso dell’aborto, l’affermazione “il corpo è mio”? Qui entra in gioco anche un altro corpo, quello dell’indifeso che dovrebbe avere il diritto – questo sì, è un diritto – di nascere. E’ un tema che riguarda e deve riguardare soltanto la donna che vi è coinvolta? Certo ella è il soggetto principale. Ma possiamo dire che c’è anche un padre? Sappiamo che, purtroppo, e con maggiori probabilità proprio nei casi più problematici, il padre spesso si defila o si disinteressa. D’accordo. Ma non è sempre così. E se non è così, è impensabile che non sia coinvolto nelle decisioni. Detto ciò, nessuno può permettersi di giudicare chi compie una scelta estrema di fronte a difficoltà che sono o comunque appaiono insormontabili. Deve essere, invece, consentito dissentire – e io lo faccio a gran voce – dall’idea che l’aborto possa essere considerato un diritto, dalla convinzione che si tratti di una questione legata all’essere credenti oppure no, dalla incomprensibile disapprovazione dell’ obiezione di coscienza, da una visione che attribuisce alla sola donna, proprio nel senso che in questo è veramente lasciata sola, una responsabilità carica di implicazioni che possono segnare dolorosamente tutta la su vita.
Articoli recenti
Categorie
Archivio
- Marzo 2025
- Febbraio 2025
- Gennaio 2025
- Dicembre 2024
- Novembre 2024
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
Contatti
Centro Pannunzio
Associazione culturale libera fondata a Torino nel 1968
Via Maria Vittoria, 35 H
10123 Torino (TO)
Tel 011 8123023
redazione@pannunziomagazine.it
www.centropannunzio.it