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La trasmissione televisiva “ Non è l’Arena“ di domenica 13 dicembre ci ha rivelato una verità sconvolgente: il ministero italiano della Salute era privo in marzo di un piano pandemico, rimasto fermo al 2006 .L’unico ministro serio è stato Girolamo Sirchia che affrontò il problema. Dopo di lui ministri, sottosegretari, direttori generali si sono scordati di un adempimento che un Paese civile non può ignorare per la bellezza di ben 14 anni consecutivi. Ecco una delle cause della débâcle italiana che oggi ha il primato di morti in Europa. Così si spiega la mancanza di mascherine considerate “inutili” per almeno un mese in marzo perché ne eravamo sprovvisti. Così’ si spiega la mancanza di camici idonei per medici e infermieri e la scarsità di ossigeno. La Sanità italiana è stata mandata allo sbaraglio nel silenzio generale di politici e giornali. I medici e gli infermieri sono vittime prima ancora che eroi, e la retorica di certe celebrazioni diventa ancora più intollerabile e fastidiosa. Certo esiste anche un’altra colpa vistosa grave: l’aver smantellato la sanità pubblica a vantaggio di quella privata in modo vergognoso. Il “ San Raffaele “ di Milano è uno scandalo .Questa causa inchioda alle proprie responsabilità governi e regioni ed è una colpa storica di cui qualcuno dovrà rendere conto a destra ma anche a sinistra. L’esempio del Piemonte- da Cota a Chiamparino- è emblematico e certi ex governatori dovrebbero, nella migliore delle ipotesi, sprofondare nell’oblio. Dovranno rendere conto anche a Dio certi personaggi impudichi come Formigoni, cattolico e pregiudicato. Ma l’aver appreso ieri sera che in Italia non esisteva un piano aggiornato per affrontare le pandemie aggrava ulteriormente la posizione di politici e alti dirigenti. Questo fatto mette anche in luce come le opposizioni siano state incapaci e inutili ,limitandosi a sollevare polveroni inutili e in certi casi dannosi, andando in piazza senza mascherine. Quando si scriverà la storia di questo maledetto 2020 nessuno potrà ignorare un fatto gravissimo che ci da’ il quadro esatto di una classe dirigente formata prevalentemente da inetti nominati per la loro inettitudine. Una verità così sconvolgente non si può insabbiare: sarebbe anche un ulteriore affronto alle migliaia e migliaia di morti a cui va resa in qualche modo giustizia. Questa rivelazione che ci impedisce di aver fiducia in chi ci ha governato e in chi ci governa. Omuncoli e donnette adatti al massimo a pulire gli uffici dei ministeri, nella speranza che anche in questi lavori di fatica non facciano danni.