Gli elettori che hanno passato i 70, come me, hanno assistito durante la loro vita a numerose crisi di governo. Ricordiamo una quantità di uomini politici di valore, che hanno dato vita a coalizioni spesso avventurose (mi viene in mente un certo Tambroni, negli Anni Sessanta), comunque destinate a durare poco):  Fanfani, Moro, Leone, De Mita, …..  Poi ci fu Craxi, che riuscì a mettere insieme un governo duraturo, il più lungo della nostra democrazia, fino a quel momento.  Ma Craxi dava fastidio ai comunisti (si chiamavano ancora così) e i magistrati di “Mani Pulite” diedero inizio ad una caccia alle streghe epica, che ebbe il supporto  della stampa e delle tv di Stato, con poche eccezioni.  L’intera classe dirigente al potere fu messa alla sbarra, con accuse di aver utilizzato le risorse dello Stato per  i propri partiti, le proprie clientele e anche per vantaggi personali. Tutti i partiti finirono nella rete di Di Pietro e compagni, salvo il PCI. Tutti i segretari di partito “non potevano non sapere”, salvo il segretario del PCI.  Il “compagno” Primo Greganti, per ordine del partito, si prese tutte le colpe addossabili al PCI, fungendo da capro espiatorio.  Sembrava che la strada per il governo fosse spianata per i comunisti, eredi della “differenza etica” teorizzata da Berlinguer, quando comparve Berlusconi, che riuscì a riunire varie componenti politiche democratiche e anticomuniste e diede vita a Forza Italia.  Per vent’anni nel nostro Paese si alternarono al governo il Centrodestra berlusconiano e il Centrosinistra prodiano (dai conti fatti circa il 50% ciascuno, con leggera prevalenza del secondo). Poi sopraggiunse la crisi economica del 2008, che in Italia colpì secco nel 2011, costringendo Berlusconi alle dimissioni e portando alla guida del governo il primo dei non-eletti, Monti (seguito poi da Letta, Renzi e Gentiloni, tutti non-eletti), auspice il presidente della Repubblica Napolitano. Questi già in precedenza si era comportato come capo di una repubblica presidenziale (come gli USA o la Francia), se non come un principe rinascimentale (celebri sotto la sua presidenza i concerti del Quirinale nella Cappella Paolina), dimenticando spesso la nostra Costituzione. Sappiamo chi ringraziare se l’Italia è entrata in guerra con la Libia seguendo le orme del premio Nobel per la Pace Obama: grazie a lui invece di un sanguinario dittatore come Gheddafi abbiamo una guerra civile permanente, con vari dittatorelli, che dettano legge anche a noi (vedi i nostri pescatori, imprigionati dal ras di Bengasi).  Essendo però il Presidente espressione della nostra Sinistra, le critiche non ci furono o furono molto contenute.  Le ultime elezioni politiche portarono ad un ribaltone: bastonato il PD,  voto plebiscitario per  i 5Stelle, che divennero  il primo partito in Italia. Non avendo i voti per una maggioranza, ebbero incontri con altri partiti per avviare una coalizione.  Dopo inutili colloqui con Bersani, all’epoca segretario del PD (una delle metamorfosi del vecchio PCI togliattiano e berlingueriano), i grillini finirono per formare un governo con la Lega di Salvini.    Un enorme errore, secondo il mio punto di vista, di Salvini, che pensava di poter lavorare per l’Italia e si trovò di fronte a continui ostacoli (Notav, Notap, Nogronda di Genova, etc.). Migliaia di leghisti scrissero sui social a Salvini di mollare i grillini, prima che fosse tardi. Salvini uscì dal governo, pensando che si sarebbe andati a nuove elezioni, poiché non era possibile trovare una maggioranza di governo, invece… Il presidente della Repubblica, eletto dalle Sinistre, favorì un nuovo governo Conte, con una maggioranza giallo-rossa, dopo che Zingaretti aveva detto “Mai con i 5Stelle!” e Di Maio aveva detto cose simili nei confronti del PD.  Dopo più di un anno di questo (mal)governo siamo giunti ad un epilogo: Renzi, che aveva suggerito questa strana maggioranza, con il governo più di Sinistra  che avessimo mai avuto, ha silurato Conte.  Bene! In un paese normale e democratico in questi casi si va alle urne, anche se c’è la pandemia (negli USA, in Israele, per citare due paesi, ci sono state elezioni, in altri si faranno a breve).  Invece da noi le cose sono un po’ diverse: il fantasma del Quirinale e persino papa Bergoglio condannano l’azione di Renzi e invitano a risolvere la crisi con una nuova maggioranza.  Essendo indisponibili i partiti di Centrodestra, Conte sta facendo la sua “pesca miracolosa” tra deputati e senatori che temono di perdere la poltrona in caso di nuove elezioni.  Conte si sta preparando un suo partito e trova i cosiddetti “Responsabili” o “Costruttori” (come li chiama Mattarella) tra gli eletti all’estero, nel gruppo misto, anche tra transfughi del PD e dei grillini o  di Forza Italia.  Condanne senza riserve per Renzi, reo di aver messo il dito nella piaga di una gestione del potere insufficiente, approssimativa, colpevole nei confronti dell’economia italiana.  L’impressione che ho tratto in questo periodo dalla lettura dei giornali e dall’ascolto dei vari media è che gli Italiani siano in mano ad una masnada di arruffoni incapaci, dilettanti della politica e dell’economia. Di Renzi non mi fido assolutamente, ma mi pare un gigante del pensiero rispetto ai suoi ex-compagni di governo.  Quelli che daranno il loro aiuto per il Conte-ter  sono chiamati Responsabili, ma una volta li avrebbero chiamati “Trasformisti” o semplicemente “Traditori”.  Per usare un francesismo, li chiamerei “Paraculi”.  Da quel che leggo, ce ne sono tanti: ci sono anche i seguaci di Mastella (mi pare di ricordare che il medesimo, sindaco di Benevento, affossò un governo tempo fa), guidati dalla moglie la signora Lonardo, eletta con Forza Italia…Comunque anche questa volta non andremo a elezioni e Conte (un altro non-eletto!) rimarrà a capo di un governicchio per la terza volta, trascinando l’Italia ancora più in basso  (“più vil, più derisa” scriveva Manzoni in “Marzo 1821, ”).  I grillini ingoieranno il MES,  che non volevano accettare assolutamente, pur di rimanere al governo.  Avremo l’emergenza, che consente a Conte di governare maltrattando la Costituzione, fino al 31 di luglio, poiché ai primi di agosto scatta il “semestre bianco”  in cui non si può votare, così che all’inizio dell’anno prossimo questa maggioranza farlocca di Sinistra potrà votare un altro Presidente della Repubblica di Sinistra, magari lo stesso Mattarella.  E l’Italia rimarrà nei guai.  A prescindere dall’evolversi del Covid e dall’arrivo dei vaccini.