Altiero Spinelli era stato comunista anche se venne espulso dal PCI e non c’è da stupirsi che il manifesto di Ventotene rispecchi quelle idee. Ernesto Rossi che si considerava un liberista allievo di Einaudi, non la pensava come Altiero e infatti il suo nome è rimasto in disparte. L’Europeismo di Einaudi nel manifesto è assente. Spinelli divenne nel dopoguerra prima azionista, poi repubbblicano e infine saragattiano e rappresentò il PSDI negli organismi burocratici della Commisione Europea. Dopo tornò alla politica ancora nel PCI in cui venne eletto prima al Parlamento italiano nel 1976 e al Parlamento europeo nel 1979 anche perché si era stancato del non riconoscimento politico dei saragattiani, profondamente clientelari e incapaci di scegliere tra Tanassi e Spinelli e lo stesso Silone. Mentre Silone fu coerente , Spinelli torno ‘ alla casa madre del PCI che si era in parte convertito all’Europa unita anche per iniziativa di Amendola e Napolitano. Da allora Spinelli divenne il padre intoccabile dell’Europa unita , senza che egli avesse spiegato le ambiguità del Manifesto evidenziate dalla Meloni. Solo gli ignoranti e gli smemorati possono dimenticare parte delle cose scritte a Ventotene che certo non erano condivise da Rossi il quale scelse di stare con Pannunzio al “Mondo”. Ebbi modo di conoscere Spinelli quando ero vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento europeo tra il 1970 e il 1975 e mi resi conto del socialismo mai sopito di Altiero, allora esaltato da Giampiero Orsello del PSDI.
Barbara Spinelli figlia di Altiero la conobbi più a fondo e la premiai con il premio Pannunzio, quando scriveva per la “Stampa” lunghissimi articoli contro il comunismo e le “utopie assassine del Novecento”. Era donna affascinante non solo intellettualmente tra noi ci fu un ottimo rapporto, complice Alda Croce che stimava Barbara. Ne nacque un‘edizione del “Perche ‘ non possiamo non dirci cristiani“ di Benedetto Croce con una prefazione di Barbara che deluse molto
Alda la quale vide in quel testo un attacco implicito all’ antifascismo inerte del padre .
Non fu per me un motivo di stupore apprendere una decina d’anni dopo il passaggio di Barbara all’estrema sinistra di Tsipras per cui si candidò alle Europee e venne eletta. Il suo passato anticomunista era stato archiviato.
Nella famiglia Spinelli si può dire che i conti con la libertà non vennero mai davvero fatti in modo chiaro e il rospo del comunismo non venne mai davvero espulso . L’Europeismo di Einaudi, di De Gasperi , di Adenauer e di Schuman é altra cosa da quello degli Spinelli. Non era necessaria la Meloni per comprendere che quello
della famiglia Spinelli era un europeismo con un occhio di riguardo all’ URSS post staliniana. Per loro stare con i comunisti non ha mai costituito un problema . Altiero fu europarlamentare del PCI dal 1979, molti anni prima del crollo del Muro di Berlino senza cogliere che quel muro divideva non solo la Germania, ma l’Europa.
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