L’Associazione VerbumlandiArt APS in Macedonia del Nord e a Tirana
Città storiche, siti archeologici, laghi dalle acque cristalline e parchi nazionali dove praticare attività sportive: la Macedonia del Nord è un paese antico che guarda al futuro, all’Europa e all’Italia. Una terra vergine che si propone di fare della propria identità un volano per lo sviluppo economico e sociale. In un mondo dominato dalla violenza esiste una forza silenziosa, potente e pacifica, spesso sconosciuta, capace di creare legami tra i popoli: gli scambi culturali tra le nazioni, non solo quelli istituzionali, ma anche quelli privati e volontari, come le relazioni instaurate dall’Associazione VerbumlandiArt APS.
Nata da un’intuizione di Regina Resta, poetessa e critica letteraria, l’Associazione ha l’obiettivo di diffondere la cultura quale “bene primario” della società umana. Senza scopo di lucro, promuove attività artistiche e culturali da divulgare sul territorio nazionale e internazionale per rendere accessibile la conoscenza a tutti. Professionisti e appassionati, tutti volontari, offrono le loro competenze e talenti, collaborando alle numerose iniziative programmate: incontri, convegni, rassegne, reading, spettacoli, presentazioni di autori, performances di artisti, cinema, mostre, concorsi letterari che coinvolgono poeti e scrittori provenienti da tutto il mondo, tra cui Uzbekistan, Croazia, Egitto, India e Americhe.
Di particolare importanza è l’ultimo progetto realizzato: la Missione culturale in Macedonia del Nord e a Tirana, condotta da Regina Resta, Goffredo Palmerini (giornalista e scrittore), Maria Pia Turiello (criminologa forense), On. Mirella Cristina (avvocata ed ex parlamentare), Mirjana Dobrilla (poetessa e traduttrice).
Organizzato da Igor Trajkovski Foja, fondatore e presidente di LATERAL, associazione culturale audiovideo-letteraria, e Gordana Petrov, poetessa, traduttrice e organizzatrice culturale, con la collaborazione di Gjovalin Shkurtaj, studioso di cultura arbëreshe, della poetessa Klara Kodra e del poeta Anton Papleka, l’incontro si inserisce in una dinamica di crescente cooperazione tra realtà culturali italiane e istituzioni culturali balcaniche. Questo sforzo mira a promuovere la letteratura italiana all’estero e, nel contempo, far conoscere la cultura dell’Europa sud-orientale.
“Questo impegno è cresciuto nel tempo, attraverso missioni culturali già realizzate in Serbia, Croazia e Montenegro. L’esperienza e il prestigio dell’associazione, sono stati riconosciuti anche dal Senato della Repubblica Italiana” precisa il presidente Regina Resta.
Le conferenze e gli incontri pubblici tra intellettuali italiani e balcanici, le presentazioni di libri e le attività critiche, le traduzioni di opere letterarie, le visite istituzionali a biblioteche, università e centri culturali, e le collaborazioni editoriali tra giornali e case editrici, facilitano la reciproca valorizzazione della letteratura e dell’arte. Questo processo contribuisce alla crescita della visibilità degli autori delle due sponde dell’Adriatico, con un ‘espansione dei mercati editoriali e promozione delle traduzioni.
Si tratta di una costruzione di reti durature tra operatori culturali che possono avere ricadute economiche, ma che rappresentano soprattutto buone pratiche di diplomazia culturale capaci di superare barriere politiche e linguistiche. Il confronto con usi, tradizioni e modi di pensare diversi favorisce la tolleranza, l’apertura mentale, l’apertura mentale e il superamento di pregiudizi e diffidenze.
“La cultura è fatta per essere utilizzata, messa in pratica. Non è un oggetto da ammirare, contemplare. Non è uno strumento di potere, non deve servire a sottomettere, intimorire. Non deve servire ad accrescere i propri privilegi” scrive Sabina Guzzanti. L’associazione VerbumlandiArt Aps realizza atti pratici e concreti di costruzione della pace attraverso il dialogo interculturale in una regione con una storia complessa.
Nessuna cultura può sopravvivere se vuole mantenersi esclusiva. L’umanità è fatta di connessioni e interazioni che rinnovano le identità culturali preservandole nella loro unicità. Sguardi tra l’est e l’ovest dell’Europa che si incrociano, unendo identità diverse attorno ai valori universali dell’arte, della bellezza e della verità. Si genera così un flusso continuo di idee, informazioni, lingue e tradizioni capaci di facilitare la mutua comprensione.
Le prospettive sono incoraggianti. La missione dell’Associazione proseguirà con contatti sempre più frequenti e concreti e la partecipazione congiunta a progetti europei e interregionali, in ossequio a un principio inderogabile: “La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”.