Sassolini/ L’anima luciferina di Goebbels guida la flotilla, di giancarlo Lehner
Joseph Goebbels dalle profondità dell’inferno vive e lotta attualmente con gli utili idioti occidentali, gestendo da par suo la propaganda palestinese via terra, e via mare.
La genialata dell’operazione mediatica flotilla è stata certamente ispirata dal magistrale manipolatore dell’opinione pubblica, capace, a suo tempo, di far diventare ardenti nazisti il 99% dei tedeschi, il 100% degli austriaci e l’80% dei boemi. In Italia, maestre e maestri, a riprova dell’efficacia emozionale del riferimento all’infanzia, dettarono agli scolari: «Hitler è buono e vuole bene ai bambini».
L’indisposizione fisica – Goebbels è eternamente intrappolato nelle bolge ghiacciate – gli impedisce di navigare con i sodali della flotilla -, ma il suo spirito maligno veleggia con loro, proprio come ai tempi di Amin al Husseini, il gran muftī, la massima autorità musulmana di Gerusalemme, che gestì infervorato l’asse di ferro tra Palestinesi e Terzo Reich. Del resto, il Corano se studiato con cura risulta semanticamente un programma di estrema destra con fatale deriva totalitaria.
Non poteva essere che Goebbels, eccellente intortatore di coscienze, il modello seguito da Hamas per riuscire nell’impresa luciferina di riprodurre, poco meno di un secolo dopo, le folle oceaniche instupidite, urlanti, compatte nella commozione (condita con l’iracondia funesta e bellicosa) per le vittime immaginate innocenti dei perfidi ebrei, di nuovo descritti come i maligni savi di Sion intenti a schiavizzare e dominare il mondo.
Grazie all’esempio del perfido stratega renano, che utilizzò la radio come strumento fondamentale per imporre la narrazione nazionalsocialista, bevuta dagli intellettuali, dai borghesi e dai proletari come veritiera ed incontrovertibile, Hamas ha utilizzato radio, televisioni, fotografie, social network e media, preti, giornalistoidi, sinistronsi, cantanti ed attorucoli, per un battage incessante e in grado di emozionare e di impressionare così profondamente, da persuadere cani e porci a rappresentarsi il Bene di Maometto aggredito e straziato dal Male di Mosè, impersonato dallo Stato di Israele.
In aggiunta, Hamas ha quotidianamente offerto cifre sui morti palestinesi, insistendo sulla quota bambini, scommettendo – scommessa stravinta – sul fatto che, travolti dalle patetiche immagini, talora artefatte o ingannevoli – vedi il povero impressionante scheletrino fatto passare come moribondo per stenti, essendo, invece, affetto da grave malattia genetica – di fanciulli denutriti, assetati, feriti, uccisi, gli utili idioti non avrebbero giammai dubitato dei numeri o richiesto controlli e controprove.
L’operazione obnubilamento di massa ha funzionato al punto che nessuno ha mai prestato attenzione alle informazioni ed ai dati provenienti da fonti israeliane, considerate a priori inattendibili.
Il generale Leonardo Tricarico, uno dei pochi che non ha portato il cervello all’ammasso, ha rimarcato che quello che racconta Israele, quand’anche fondato, è rifiutato o ignorato per principio anche dai mass-media.
Le folle oceaniche un tempo rimbambite da Hitler e rimminchionite da Goebbels, oggi rincretinite da Hamas e dai suoi complici, sono precipitate nella demenza credulona dei babbascioni.
Solo cervelli devastati da amnesia ed agnosia possono, inoltre, aver indotto alcuni governi a riconoscere uno Stato della Palestina, che non esiste e non è mai esistito.
L’amnesia collettiva ha fatto dimenticare che l’origine della tragedia dei gazawi scaturisce dal 7 ottobre 2023. L’orrore di quel giorno, la causa di tutto, non riguarda soltanto i 1200 israeliani assassinati ed i 250 presi in ostaggio, ma anche e soprattutto l’eccesso di bestialità e ferocia dei terroristi che torturarono bambini. sezionarono i corpi, stuprarono e strangolarono fanciulle.
Tutti i morti palestinesi, quali siano le cifre, andrebbero addebitati agli autori della strage di ottobre, degni eredi delle belve palestinesi di Settembre nero.
Quasi nessuno, inoltre, tiene a mente che Hamas non può accettare la pacificazione, giacché per i terroristi la pace avrebbe il debilitante e mortale effetto kriptonite. Loro esistono se attentano, uccidono, violentano, altrimenti si dissolvono nel nulla.
Certo, i compagni nostalgici del patto Molotov-Ribbentrop potrebbero pretendere una fetta di merito, visto il precedente della propaganda antisemita di marca sovietica, essendo stati i comunisti in prima linea nel condannare a morte gli ebrei presunti sionisti.
Quindi, sulla flotilla potremmo tranquillamente posizionare anche Stalin, persecutore di medici perché ebrei, il procuratore cecoslovacco Josef Urválek e il boss del KSČ (Komunistická strana Československa), Klement Gotwald, assassini seriali di ebrei, definiti sionisti per dissimulare l’antisemitismo rosso.
Tuttavia, a conforto dei Piero Sansonetti, piangenti a dirotto per i bimbi gazawi, sulla flotilla il nocchiero più ascoltato non è stato il carnefice Togliatti, benché nulla si fosse fatto mancare in quanto ad abbandono della moglie, Rita Montagnana, e del figlio malato, Aldo, entrambi colpevoli d’essere ebrei.
Il primo posto assoluto resta, comunque, a Joseph Goebbels. Col senno di poi, sarebbe stato provvidenziale il suo affogamento all’interno di un veliero inabissatosi proprio davanti a Gaza.
Certo, Joseph avrebbe dovuto essere giugulato ben prima, già in culla, ma non è mai troppo tardi togliersi di torno i manipolatori professionali, bugiardi matricolati attrezzati per incuneare la menzogna nei cervelli, fino a rimbecillirli.
In effetti, è proprio l’anima di Goebbels nel corpo di Hamas che detta l’imperativo categorico: giammai accettare proposte di pace.
Lo stesso Goebbels, però, è stato ridicolizzato e superato in fregnacce impudenti dall’attivista italiana Benedetta Scuderi – chiedo scusa alla italofemminilità così orrendamente sputtanata – che ha esortato Hamas a rifiutare la pace, perché ideata, scritta e proposta da due “maschi bianchi”.
E’ sempre lo spirito di Joseph, con appendice animelle nazicomuniste, che aleggia pure sullo sguaiato ‘”equipaggio di terra” che urla “blocchiamo tutto”, per devastare l’Italia e intossicarla con crescenti dosi d’odio.
Chissenefrega dei bimbi palestinesi, importante è inguaiare i ragazzini italiani.