Aborto diritto fondamentale europeo? Il nichilismo di Vattimo ha vinto, di Pier Franco Quaglieni
La legge italiana 194 prevedeva la depenalizzazione dell’aborto :il peccato non era più laicamente un reato , ma era comunque un dramma in primis per la donna, come diceva il PCI. Solo Emma Bonino era entusiasta sostenitrice dell’aborto senza nessuna attenzione per la morale. La scopata libera e irresponsabile che vedeva come anti contraccettivo postumo l’aborto, era il mito falso di un femminismo sessantottino selvaggio che ha fatto davvero il suo tempo. Forse neppure più il medico abortista Viale sarebbe oggi delle stesse idee del passato dopo aver vissuto certe esperienze recenti sulla sua pelle. Oggi l’Europa stabilisce che l’aborto è un diritto fondamentale. Incredibile e non accettabile. Sanno cosa significhi diritto fondamentale? E’ lecito dubitarne. Povero Norberto Bobbio che avevi dei dubbi morali sulla legge dell’aborto. Oggi saresti anti europeo. Ricordo le lunghe chiacchierate sul diritto alla vita in via Sacchi 66.Oggi capiamo perché le radici cristiane dell’Europa sono state escluse dalla costituzione europea. Un’Europa non laica , neppure laicista , ma edonista , anzi debolmente nichilista alla Vattimo . Questa non è più Europa, ma una nuova torre di Babele che piacerà ad Augias, ma che a noi allievi di Francesco Ruffini, ripugna. Potrà andare bene forse al senato accademico di Torino ma a noi laici liberali assolutamente no. Libera scopata in libera Europa non ha nulla a che vedere con il motto liberale di Cavour del Libera Chiesa in libero Stato. Sarebbe interessante conoscere l’opinione di Papa Francesco in proposito.