Da “Viaggio nella valle del Po” ai social: la divulgazione del cibo e del vino in televisione, dal Dopoguerra ad oggi.

Presentazione del programma televisivo “Sorsi e Morsi”

Mercoledì 5 novembre, presso il Centro Pannunzio, alle ore 17,00, vi aspettiamo per assistere alla tavola rotonda:

Da “Viaggio nella valle del Po” ai social: la divulgazione del cibo e del vino in televisione, dal Dopoguerra ad oggi.

Presentazione del programma televisivo “Sorsi e Morsi”

Un filo rosso lega Mario Soldati ai social network: il racconto del cibo e del vino come linguaggio dell’identità, della memoria e della cultura italiana. È questo il tema al centro della tavola rotonda organizzata al Centro Pannunzio, storico luogo del pensiero laico e giornalistico torinese, dove la riflessione si intreccia con la divulgazione e il gusto diventa patrimonio collettivo.

A partire dal celebre “Viaggio nella valle del Po” (1957), Mario Soldati è stato il primo a portare in televisione un’Italia vera, contadina e poetica, raccontando il cibo come segno dell’anima dei luoghi. Da allora, la divulgazione enogastronomica ha attraversato decenni di trasformazioni, passando dalla parola scritta alle immagini televisive, dalle guide di Luigi Veronelli e dalle ironiche incursioni di Ave Ninchi, fino alle firme del giornalismo contemporaneo e ai nuovi protagonisti del web.

Il convegno propone un viaggio nel tempo e nei linguaggi della comunicazione del gusto: dalle prime inchieste televisive in bianco e nero, in cui il vino diventava cultura, alla spettacolarizzazione moderna che unisce intrattenimento e conoscenza. Al centro del dibattito, la domanda: come è cambiato il modo di raccontare il cibo, e cosa resta oggi di quella lezione originaria di autenticità e curiosità culturale?

Interverranno Pier Franco Quaglieni, presidente del Centro Pannunzio e memoria storica di Mario Soldati; Elisabetta Cocito, che analizzerà il valore letterario e linguistico dei suoi racconti; Rosalba Graglia, che ripercorrerà la tradizione critica delle guide enogastronomiche; Guido Barosio, che rifletterà sul giornalismo di settore e sul legame tra territorio e identità; Beppe Gandolfo, che illustrerà l’evoluzione del linguaggio televisivo contemporaneo; e Maurizio Barberis, coautore del nuovo programma “Sorsi e Morsi”, presentato per l’occasione insieme a Mara Antonaccio, promotrice e moderatrice dell’incontro.

Attraverso immagini, ricordi e riflessioni, “Sorsi e Morsi” vuole raccogliere l’eredità di quella tradizione, coniugando la profondità del racconto e la freschezza dei nuovi media. Dal Po ai social, dai taccuini di Veronelli alle stories di Instagram, il cibo resta il più universale dei linguaggi: quello che parla di chi siamo, di dove veniamo e di come, attorno a una tavola, continuiamo a riconoscerci come comunità.