Cadendo nel 1976 il centenario della morte a Torino di Giuseppe Pomba (ivi era nato nel 1795), la casa editrice UTET, da lui fondata con altri nel 1854, pensò doverosamente di ricordarne la figura facendosi promotrice di una rilevante mostra memoriale. Pomba (storico editore, oltre al resto, della Storia universale del Cantù, del Dizionario della lingua italiana di Tommaseo-Bellini, inventore della vendita a dispense, ecc.) fu un personaggio di assoluto spicco nella cultura torinese, rendendosi altresì benemerito come consigliere comunale (1848), come ideatore e propugnatore della Biblioteca Civica (1854) e per molte altre civilissime iniziative. Nel 1869 fu nominato presidente dell’ATLI, “Associazione dei tipografi e dei librai italiani”, da lui zelantemente costituita.
La mostra (“Giuseppe Pomba: nascita dell’editoria moderna in Piemonte: mostra documentaria nel centenario della morte sotto il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, Foyer del Piccolo Regio, 30 ottobre – 14 novembre 1976”), coronata da un lusinghiero successo di pubblico, fu splendidamente ideata da Luigi Firpo (che nel 1975 per i tipi dell’UTET aveva già pubblicato il volume Vita di Giuseppe Pomba da Torino: libraio, tipografo, editore) e altrettanto splendidamente organizzata, per l’aspetto scientifico-culturale, dallo stesso Firpo con la collaborazione di chi scrive e di un altro redattore dell’UTET (con còmpiti, quest’ultimo, più strettamente burocratici). In relazione a quell’impresa, generosamente sostenuta dagli Assessorati regionali e provinciali, mi è caro ricordare l’impegno vivissimo partecipe concreto della dottoressa Anna Tamagnone, allora Sovrintendente ai Beni Librari della Regione Piemonte, e della Direttrice della Biblioteca della Provincia di Torino (di cui purtroppo non rammento il nome), ora Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” con sede nel Palazzo Dal Pozzo della Cisterna in via Maria Vittoria.
Ma le rose – si sa – comportano qualche spina. La mostra, per motivi mai ben chiariti, fu pesantemente e in tutti i modi osteggiata e boicottata dall’ Assessore alla cultura del Comune di Torino, Giorgio Balmas: per ragioni ideologiche? perché era stata proposta e programmata ben prima della sua nomina? perché aveva luogo in una sede “musicale” e la cosa lo disturbava? Mistero. L’anno precedente, del resto, Balmas aveva incredibilmente ignorato il Centro “Pannunzio”, promotore insieme all’EPT della magnifica Mostra dei Disegni di Leonardo presso la Biblioteca Reale (21 settembre-31 ottobre 1975), curata da Carlo Pedretti con Catalogo introdotto da un saggio di Luigi Firpo.
Com’è noto, per Balmas esisteva (quasi) soltanto la musica e sotto questo aspetto Torino gli deve sinceramente molto. Fondatore giovanissimo dell’Unione Musicale (1946), geniale inventore di Settembre Musica (1978), attivo cooperatore per il Lingotto Musica su invito di Cesare Romiti, impegnato per una maggiore presenza musicale nei Punti Verdi, sovrintendente del Teatro Regio negli anni Novanta, lo zelo competente di Balmas in questo àmbito non può non essere salutato con plauso. Se è consentito un ricordo personale, in un concerto di Settembre Musica presso l’Auditorium Rai (sabato 8 settembre 1984) il grande soprano slovacco Edita Gruberova, accompagnata dal pianista Friedrich Haider, eseguì un meraviglioso programma con Lieder di Mozart, Hugo Wolf e Richard Strauss. Giorgio Balmas sedeva in platea alla mia destra, separati soltanto dal corridoio centrale. Bene, raramente in vita mia ebbi modo di sorprendere, nel corso di un’esecuzione musicale, un’espressione altrettanto beata, serafica, estasiata, direi trasfigurata, come quella che si leggeva sul volto ad occhi chiusi dell’assessore!
Tuttavia, non di sola musica vive l’uomo, anche se l’arte dei suoni (testimoni Sant’Agostino, Cassiodoro, Lutero et alii) è pur sempre uno dei nutrimenti più sostanziali per lo spirito.