Sassolini vai nelle grotte? Io non ti salvo più, di Giancarlo Lehner
Non ho nulla contro Ottavia Piana, la speleologa bloccata nella grotta Abisso Bueno Fonteno, nonostante si denoti assai esosa, sino a brucare nelle mie tasche e non solo le mie.
Come contribuente coatto – se potessi, ma non posso, entrerei tra i mitici evasori – esigo che le sue performances non siano mai più pagate da Pantalone, cioè pure da me e da tutti i non milionari giornalisti dell’Opinione.
Egregia Ottavia, ti garba assai esplorare le grotte? Ti piace fratturarti le caviglie? Vuoi buttarti nei cunicoli e negli anfratti, per dare finalmente un senso alla tua incomprensibile presenza su questa Terra?
Siamo con te. Tutti ci chiediamo chi siamo e che stiamo a fare su questo Pianeta, oscurato e reso visigotico da George Soros, dai comunisti, dall’Unione europea, da Sigfrido Ranucci, da Pier Luigi Bersani, dalla ANM.
da Tiziana Panella, da Giuseppi Conte.
E stupefatti ci domandiamo della Siria applaudita e sponsorizzata dagli occidentali imbecilli, proprio ora che si trova nelle mani di Al Qaeda.
Eppure, afflitti da codesti tremendi interrogativi esistenziali, non ci sentiamo autorizzati a precipitarci dall’ottavo piano, per vedere l’effetto che fa, in attesa di tempestivi e provvidenziali soccorsi a carico dello Stato.
Allora, cara speleologa militante, prima di tutto, scordati che lo Stato ti debba soccorrere anche su fai scialpinismo sull’Everest e sottoscrivi subito una congrua assicurazione.
Dopo di ché sprofondati e beccati tutti gli incidenti e le ipotermie che cerchi dalle grotte insidiose.
Insomma, osa pure dove osano le aquile, ma fatti salvare a spese tue, che io debbo fare la spesa.
E non rompere più le scatole con la tua mania ipogeica, visto che è già la seconda volta che rimani bloccata nel medesimo Abisso Bueno Fonteno.
Esimia Ottavia, patetica superwoman per i telegiornali buonistidioti, è la seconda volta che anche con le mie tasse, vieni riportata fuori dagli stessi sprofondi.
Perciò, costosa fanciulla, se ci riprovi, la terza volta, secondo me, sarebbe giusto lasciarti là sotto a riflettere sulla responsabilità che dovrebbe essere sempre personale e non dovrebbe mai coinvolgere l’intera comunità dei contribuenti, magari pantofolai e che, al massimo della temeriarità, si calano perigliosamente nei supermercati, per raggranellare pesanti buste di quattro salti in padella.
Ebbene, lo dico e lo ridico: secondo me, devi rimanere laggiù nelle cavità di roccia calcarea, sola, dolorante e raminga, fin quando non verrai issata e recuperata dal personale pagato dall’Assicurazione – ti consiglio la più ladrona possibile- da te sottoscritta.
Giammai, però, dal Soccorso Alpino Speleologico lombardo che pesa troppo per colpa tua sulle mie tasche di pensionato.
Paga e sarai sana e salva, altrimenti non contare sui pantofolai che pagano le tasse, perché prima o poi, ti diranno: resta laggiù e divertiti negli anfratti, costosa superwomam!