Intenso e ricco di spunti interessanti l’articolato volume di Maria Pia Selvaggio “Senti, caro Carlo…”recentemente dato alle stampe in cui l’autrice, in occasione dell’imminente ricorrenza dei cinquant’anni dalla scomparsa di Carlo Emilio Gadda, ci propone un’analisi attenta e profonda della complessa figura dello scrittore rivisitato sotto varie angolature, non ultima quella prettamente familiare, con la pubblicazione di un epistolario inedito di lettere tra Gadda e sua zia Isabella Rappi Lehr. Sono pagine toccanti e che coinvolgono fortemente il lettore per l’originale tecnica della Selvaggio di aver alternato osservazioni critiche e di profondo scavo nella psicologia di Gadda con momenti assolutamente inediti e privati in cui si esprime, attraverso spunti prettamente autobiografici, il complesso e tormentato temperamento di Gadda, una delle figure più interessanti del nostro Novecento, che non ha mai ceduto a compromessi o a facili marchingegni, ma che ha sempre aderito ai tanti piani della sua intensa e sofferta esistenza con spirito libero e audace. E la scrittrice Maria Pia Selvaggio ha sondato le pieghe più profonde del “suo” personaggio con attenzione, ma anche con una disinvolta leggerezza ponendoci dinanzi ad un uomo che ha fatto di ogni giorno della sua vita una battaglia, senza mai arrendersi o lasciarsi prendere dall’angoscia o da sentimenti di resa. Interessante anche il sentimento dello scrittore di fronte alla guerra intesa come ineluttabile passaggio della condizione umana, aspetto questo che conferisce al volume della Selvaggio un tratto di assoluta e ulteriore contemporaneità. Oltre alle lettere indirizzate alla zia Isabella e trascritte dalla Selvaggio nella loro autenticità, sono particolarmente interessanti anche le pagine in cui vengono fuori aspetti più nascosti dello scrittore, come il capitolo dedicato a “L’amante segreta di Gadda” in cui prende corpo una misteriosa figura femminile, Elena, che per decenni è stata nell’ombra a fianco dello scrittore e a cui lui avrebbe elargito doni di ogni tipo, e la cui esistenza viene ricostruita attraverso dei taccuini di contabilità di Gadda in cui molto spesso compare la lettera maiuscola “E” seguita da cifre di denaro per lei versate o da nomi di località che hanno insieme visitato. Aspetto questo che si inserisce, insieme ad altri, nella tenebrosa, talvolta doppia ma interessante vita di Carlo Emilio Gadda e che Maria Pia Selvaggio esplora in punta di penna, con prosa scorrevole e raffinata, restituendoci un vero e proprio affresco/saggio su una delle personalità più impegnative e “difficili” del Novecento, ma proprio per questo ricco di incomparabile fascino e di mistero.
ANNELLA PRISCO
Maria Pia Selvaggio: “Senti, caro Carlo…
Edizioni 2000diciassette – pag.207 – costo euro 15,00