Quando l’associazione I Lamberti di Omegna, sul lago d’Orta, ispirata all’opera di Gianni Rodari, diede alle stampe in collaborazione l’editore Mnamon il volume La Grande Regata di Sergio Agnisetta (alias Yanez de Gomera), ripropose al pubblico uno stupendo esempio di romanzo grafico scritto e illustrato all’acquerello tra il 1944 e il 1948. L’autore, noto medico e velista, era coetaneo e compagno di classe alle elementari omegnesi di Gianni Rodari che nacque nel capoluogo del Cusio il 23 ottobre del 1920. Questo libro molto bello e curioso, composto di 174 pagine la metà delle quali illustrate in formato A4, diventò la strenna che concluse degnamente le manifestazioni del centenario della nascita del più grande scrittore italiano per l’infanzia che coincideva, tra l’altro, con quello dello stesso Agnisetta. La Grande Regata è una storia di matrice tipicamente salgariana ambientata sul lago d’Orta, magicamente trasformato nei mari solcati dai prahos di pirati e tigrotti della Malesia che si inseguono e si danno battaglia tra mille avventure. I protagonisti sono lo stesso Agnisetta, in arte Yanez, e molti personaggi omegnesi trasformati negli eroi resi immortali dal più grande scrittore italiano di romanzi d’avventure: dal dentista Gualtiero Ripamonti all’industriale Massimo Lagostina, dal farmacista Giorgio Lapidari al notaio Giancarlo Bertoli, dalla professoressa Carla Ferrari all’impiegata e pittrice Nanda Cane. Scritto e illustrato in gioventù durante gli studi dal futuro medico e primario dell’ospedale cusiano intitolato alla Madonna del Popolo, è una sorta di antesignano dei moderni graphic novel. La storia è ambientata nel 1843 e racconta le peripezie di una fantomatica gara di corsa a vela intorno al mondo, vinta dal praho di Yanez ai danni del misterioso uomo mascherato. In realtà quella regata si svolse sul Lago d’Orta (forse una traversata Omegna-Orta-Omegna), probabilmente poco prima della guerra. Vi sono delle evidenti, e di sicuro volute, incongruenze sia nello scritto sia nei disegni: ad esempio nel 1843 non esistevano le cabine telefoniche né i microfoni, né altre apparecchiature elettriche che talvolta compaiono; le barche sono per lo più di fattura moderna e le due che si contendono il traguardo finale sono degli odierni beccaccini che si sfidano sullo sfondo del Lago d’Orta visto da Omegna, con l’aggiunta di un faro sulla Punta di Crabbia. Sergio Agnisetta, negli spazi di tempo libero ritagliati tra gli impegni imposti dal giuramento di Ippocrate, oltre alla passione per la vela (ambiente dove era conosciuto con l’appellativo di Yanez), si dedicò anche al disegno e alla pittura. Le illustrazioni all’acquerello, le straordinarie somiglianze dei personaggi ne testimoniano la straordinaria abilità artistica che l’autore accompagnava con la sua fervida fantasia. L’associazione culturale I Lamberti, nata anni fa prendendo spunto dal noto romanzo di Rodari C’era due volte il barone Lamberto, ha già promosso molte attività culturali distinguendosi nel non facile compito di promuovere la riscoperta e l’approfondimento della storia e dei personaggi del territorio attorno al lago d’Orta.
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