La legge italiana 194 prevedeva la depenalizzazione dell’aborto :il peccato non era più laicamente un reato , ma era comunque un dramma in primis per la donna,  come diceva il PCI. Solo Emma Bonino era entusiasta sostenitrice dell’aborto senza nessuna attenzione  per la morale. La scopata libera e irresponsabile che vedeva come anti contraccettivo postumo l’aborto, era il mito falso di un femminismo sessantottino selvaggio  che ha fatto  davvero il suo  tempo. Forse neppure più il medico abortista Viale sarebbe oggi delle stesse idee del passato dopo aver vissuto certe esperienze recenti  sulla sua pelle. Oggi l’Europa stabilisce  che l’aborto è un diritto fondamentale. Incredibile e non accettabile.  Sanno cosa significhi diritto fondamentale? E’ lecito dubitarne. Povero  Norberto  Bobbio che avevi dei dubbi morali  sulla legge dell’aborto. Oggi saresti anti europeo. Ricordo le lunghe chiacchierate sul diritto alla vita  in via Sacchi 66.Oggi capiamo perché le radici cristiane dell’Europa sono state escluse dalla costituzione europea. Un’Europa non laica , neppure laicista , ma edonista , anzi debolmente  nichilista  alla Vattimo . Questa non è più  Europa, ma una nuova torre di Babele che piacerà ad Augias, ma che a noi allievi di Francesco Ruffini, ripugna. Potrà andare bene forse  al senato accademico di Torino ma a noi laici liberali assolutamente no. Libera scopata in libera Europa non ha nulla a che vedere con il motto liberale di Cavour del Libera Chiesa in libero Stato. Sarebbe interessante conoscere l’opinione di Papa Francesco in proposito.