Se mai verrete a Bergamo, troverete a darvi il benvenuto un cartello stradale su cui campeggia, oltre al nome della città, la citazione garibaldina “Città dei Mille”. Eh sì, perché da qui partì un quinto – qualcuno dice perfino un quarto – delle Camicie Rosse, cucite e tinte a Gandino, paese collocato in una valle laterale della Val Seriana. La tradizione romantico-risorgimentale ha, quindi, radici profonde nel territorio orobico. Io stessa ricordo quando da bambina abitavo a Clusone e, passando davanti al Palazzo che era stato della contessina Clara Maffei, mia madre mi raccontava dei patrioti che qui si ritrovavano. Il nostro giro finiva davanti al busto di Giuseppe Verdi, dove non poteva mancare la spiegazione di che cosa avevano significato il motto Viva VERDI e il coro del “Va’ pensiero” per i nostri antenati e per tutti coloro che si erano arruolati per innalzare il Tricolore in tutta la penisola. Mi è spiaciuto, quindi, leggere un articolo su La Stampa del 2009 in cui l’autore (anonimo), invece di parlare della Città dei Mille, è riuscito a snocciolare tutti i possibili pregiudizi sui bergamaschi, i quali sarebbero classificabili in due categorie: i contadini ignoranti o i rozzi montanari (gruppo di cui mi fregio di far parte). Non parliamo poi degli attuali orobici, ai quali “non frega niente di essere nati nella città che diede più uomini […] alla spedizione garibaldina” (sic!). Spiace leggere su un giornale stimabile un articolo così poco curato nei contenuti e nel linguaggio. Ma pazienza!… Torniamo alla nostra città tutta turrita e amorevolmente cinta dalle cinquecentesche mura venete, dove spicca Porta San Lorenzo, ma meglio nota come Porta Garibaldi, perché fu varcata dall’eroe dei due mondi l’8 giugno 1859, mentre esortava i giovani ad arruolarsi come volontari per la Seconda Guerra d’Indipendenza e le missioni successive. Nei mesi seguenti, i preparativi si fecero febbrili: Francesco Nullo, tenente colonnello dei Cacciatori delle Alpi, e Francesco Cucchi, poi impegnato anche nella Terza Guerra d’Indipendenza, si occuparono di trovare nuove reclute in città. Il 12 agosto Vittorio Emanuele II visitò Bergamo, ospite presso il palazzo Medolago. Nella primavera del 1860 era già tutto pronto. E i Mille si imbarcarono da Quarto per giungere a Marsala. Il resto è Storia. Storia della nostra Italia.
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