Nei miei cinque anni a Monte Citorio ho spesso denunciato e stigmatizzato a mezzo stampa i colleghi assenteisti militanti del Pdl, prendendomi insulti e maledizioni. Il Pdl vantava circa cento onorevoli in più delle opposizioni, eppure riusciva più volte ad andare sotto. Non c’erano premeditazione e trame. Era che molti si facevano i cazzi propri evidentemente più propizi, se fuori del Parlamento. Oggi, la storia si ripete e credo che la ragione non attenga ad alcuna strategia politica, bensì al propriocazzismo di quanti fecero carte false per essere eletti, al fine di continuare a rappresentare non il popolo sovrano, ma sempre e solo se stessi.
L’unica differenza è che, oggi, Giorgia Meloni si segna i nomi dei propriocazzisti.