Si aprirà il 14 aprile prossimo al Mart di Rovereto la mostra ideata da Vittorio Sgarbi dal titolo “Arte e fascismo”, che sarà visitabile fino al 1 settembre 2024.

L’esposizione analizza i diversi modi con i quali il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando il linguaggio dell’arte a fini propagandistici.

Durate il ventennio la produzione artistica fu ricca ed eterogenea.  Accanto al persistere di ricerche di avanguardia legate al Futurismo, si delineò una linea di ritorno all’ordine che confluì nel movimento del Novecento italiano di Margherita Sarfatti.

Il ritorno all’antico era funzionale all’affermazione della tradizione italiana e avrebbe trovato varie declinazioni dallo sguardo rinnovato ai maestri antichi dei protagonisti di Novecento, fino alle affermazioni più radicali di un’arte di propaganda che cercava ovunque consensi.

Il modello di una ritrovata armonia tra tradizione e modernità  gode del sostegno da parte del regime, alla ricerca di una definizione di un sistema delle arti organizzato.

I nuovi luoghi del potere diventano uno strumento di affermazione attraverso un linguaggio aperto sia al classicismo sia al razionalismo,  che coinvolge architettura, scultura e arte murale, a sua volta rinata sotto l’impulso di una volontà celebrativa rinnovata.

L’esposizione rievoca le occasioni attraverso le quali gli artisti esprimono l’ideologia, i temi e i miti del fascismo, mediati attraverso la partecipazione alle Biennali, Quadriennali, mostre sindacali, concorsi e commissioni pubbliche.

Il percorso espositivo si snoderà attraverso trecento opere di artisti e architetti quali Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini,  Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli e Renato Guttuso.

Le opere provengono da collezioni pubbliche e private e dialogano con alcuni capolavori presenti al Mart di Rovereto in modo permanente con numerosi materiali provenienti dai fondi dell’archivio del ‘900.

Fino a domenica 5 maggio al Mart di Rovereto è visitabile la mostra “Global paintIng. La nuova pittura cinese”, sempre da un’idea di Vittorio Sgarbi, che restituisce una delle ultime tendenze del Paese, comprendente le opere di 24 artisti, segnando un passaggio storico importante, a dieci anni esatti dalla presentazione  di “Passage to History: 20 years of La biennale di Venezia and Chinese Contemporary Art” alla 55esima Biennale d’Arte.

Mara Martellotta