Adattabile, naturale, amico dell’ambiente. Come riciclarlo e quali errori evitare. Si differenzia sempre di più con la consapevolezza dei benefici che questa azione produce sul nostro ambiente, ma anche sull’economia circolare e sul giro virtuoso del riuso. Il 2022, come ha comunicato l’Onu, sarà l’anno del vetro, questa celebrazione servirà a far capire ancora di più quanto questo materiale, ottenuto attraverso la solidificazione di silice e sodio, sia prezioso ed ecosostenibile, sarà una occasione per approfondire temi che riguardano il suo utilizzo e i vantaggi della sua raccolta, ovviamente se fatta correttamente. I numeri parlano chiaro, nel 2020 CoReVe, il consorzio del recupero del vetro, ha raccolto circa 390mila tonnellate di questo longevo materiale, la percentuale individuale della raccolta è del 40% mentre quella generale è del 78,6% con un aumento del 3,6 rispetto al 2019. Come avviene la raccolta del vetro? Come è noto, giornalmente oggetti di vetro di diverse tipologie vengono gettati nelle campane che troviamo in ogni parte delle nostre città oppure ritirati con il servizio porta a porta. Successivamente il materiale arriva ai centri di trattamento dove viene separato dalle parti non utilizzabili e inviato alle vetrerie che, attraverso la fusione, lo rimettono in vita dando forma a nuovi contenitori. Dopo rigidi controlli, i nuovi oggetti vengono inviati alle ditte imbottigliatrici e riempiti con diversi prodotti. Grazie a questa importante ed efficiente attività CoReVe, nel 2020, ha potuto versare 86 milioni di euro di corrispettivi economici, derivati dalla racconta differenziata, ai comuni convenzionati. Sono circa 10 miliardi i contenitori in vetro che ogni anno vengono prodotti in Italia e utilizzati per la conservazione di generi alimentari, cosmetici e farmaci; questi recipienti garantiscono il mantenimento di tutte le caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti contenuti anche dopo il processo di riciclo. Per migliorare ulteriormente questo attuale e soddisfacente risultato, ridimensionare le emissioni di biossido di carbonio (già al – 2,2% nel 2020) e risparmiare maggiori quantità di barili di petrolio, è necessario un impegno ancora più profondo e costante che deve mirare a ridurre lo scarto tra il vetro raccolto e quello riciclato. Cosa di deve fare per assicurare una raccolta corretta del vetro? Purtroppo ci sono ancora alcuni errori che molti di noi commettono come, per esempio, buttare i contenitori nelle campane apposite in buste di plastica e con i tappi di metallo e gettare, nelle stesse, materiali come pyrex o ceramica, che fondono a temperature diverse, o specchi e oggetti in cristallo che contengono piombo. Il vetro, questo prezioso materiale che vanta 5000 anni di storia, garantisce la conservazione di differenti prodotti, dei loro profumi e delle loro caratteristiche principali, può essere riciclato e riutilizzato all’infinito, è un materiale eterno che contribuisce al benessere ambientale e ad una economia che vuole autogenerarsi attraverso la riparazione, il riutilizzo e la condivisione . La comprensione delle sue potenzialità e una raccolta eseguita correttamente sono presupposti determinanti per partecipare alla creazione di un pianeta più pulito e in salute.
Fonte dati CoReVE
www.coreve.it