E’ lecito chiederselo, del resto arriviamo da millenni di carboncini, matite, pennelli e scalpelli, sin dai tempi delle grotte di Altamira o di Lascaux, passando per gli scultori greci, i pittori rinascimentali e l’arte moderna. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale forse dovremo essere aperti ad una riscrittura dei paradigmi ai quali ci siamo abituati studiando i libri di storia dell’arte e visitando i musei. I software del intelligenza artificiale possono, tra le tante altre cose, produrre lavori figurativi e qui sorge spontanea la domanda del titolo: sono essi arte? La questione è complessa e di difficile definizione.

I disegni prodotti dall’intelligenza artificiale hanno messo in allarme chi si occupa di immagini: Getty Images li ha banditi e sono stati vietati su numerosi forum e banche dati. E’ facile comprendere come questi software vengano visti come un pericolo (soprattutto per il proprio lavoro), sicuramente la questione non sarà di soluzione immediata e facile. I programmi come Midjourney, DALL-E 2 e simili possono produrre immagini incredibili, ma come accade per tutto ciò che riguarda la IA, sono ottenuti partendo da immagini e opere d’arte esistenti. Quindi c’è da chiedersi se l’IA sia capace di creatività e originalità, o sia semplicemente capace di “copiare”. non è da sottovalutare inoltre la questione legale inerente i diritti d’autore: se la tecnologia IA è influenzata o attinge al lavoro di altri, cosa che accade senza consenso o compenso, è una violazione del copyright?

La questione è molto complessa e necessiterebbe di importanti dibattiti, vedremo che cosa decideranno la comunità informatica, quella artistica e chi si occupa del rispetto dei diritti di proprietà dell’opera individuale.