I lupi mannari con voce belante alla Mieli, appresa alla scuola ben retribuita del dottor Gianni Agnelli, sostengono la contrarietà alla pena di morte sempre e ovunque. Massimo Mila sosteneva la pena di morte per i terroristi rossi perché non aveva le guardie del corpo del padrone e l’elicottero per gli spostamenti.
Qui noi oggi ci troviamo di fronte ad una banda di improvvisatori, cinici, bari, delinquenti, rigorosamente senza cravatta che hanno mandato al massacro nel mondo un numero sterminato per il COVID. Stupidità, incompetenza , pregiudizi cretini alla Trump, mancanza di piano pandemico in Italia rimasto vecchio di 14 anni non possono passare così come l’evenienza di un caso. I Cinesi stessi devono spiegare al mondo n e saldare il conto per il disastro immane che hanno provocato anche se adesso fanno finta che sia stato tutto una coincidenza magari astrale. Nella storia ci sono misfatti che esigono dei giudizi esemplari. Hitler e Mussolini sfuggirono ad essi, come ne fu esente Stalin. I loro delitti sono più gravi, ma i politici che hanno sulla coscienza i morti per il COVID non possono passarla liscia. Al di là di manette e ghigliottine esistono gli esili perpetui, quelli che vollero vigliaccamente comminare all’ultimo nostro Re Umberto II per quanto gravemente malato. Per certi politicanti e certi alti papaveri ministeriali italiani occorrerebbero pene severe e una magistratura forte con gli abusi e non un duplicato di Tangentopoli e di Borrelli. Qui si parla di vita e di morte di tanti italiani, non di cose da azzeccagarbugli o da cavallerizzi. Di vita e di morte provocata non solo dal virus, ma dall’imperizia e dalla impreparazione. In teoria io
sono con Beccaria che era molto meno tenero di quello che si pensa. Ma non penso esistano pene rieducative per certi personaggi. Potrebbero passare dieci vite in carcere senza redimersi mai.
La morte non ha redenzioni. Chi è morto, è morto e chi ha responsabilità collettive sulla morte di altri uomini , deve espiare senza scusanti. Non confondiamo la Montessori con le tragedie. Anche nella scuola sono stati degli incapaci, senza attenuanti .Basta con i falsi pietismi e le scuse sociologiche apprese alla scuola di Grillo e di qualche altro millantatore più tragico e solo apparentemente meno comico.
Lo richiedono i morti della Lombardia e di Bergamo oltre che di altri luoghi. Certi presidenti e assessori voglio vederli alla sbarra, con tutti i diritti di difesa, ma non posso accettare di vederli al comando, come se niente fosse. Un paese serio che rispetta la vita e la morte lo esige. Anche la giustizia cristiana che diventa ira di Dio, lo contempla.
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