Nel  corso  delle  celebrazioni  del centenario della nascita  del  grande  attore  romano, Alberto  Sordi, “romano  de Roma”  la Sindaca  Raggi, logicamente e doverosamente presente, ma sopratutto  in cerca   in cerca  di  un po’ di pubblicità  positiva, ha “confermato  l’intenzione  di intitolare  alla  sorella  Aurelia  la piazza antistante l’ingresso  della  villa, sperando che i tempi siano brevi”. Ora  la piazza antistante ha già  da decenni un nome, quello del secondo re di Roma, Numa Pompilio, per cui non comprendiamo di quale colpa  possa essersi  macchiato, oltre ad essere  un  re, colpa  gravissima in una repubblica, questo sovrano  vissuto  duemila settecento anni or sono  per essere così  di colpo  cancellato: Era  razzista ? Forse perché sabino che sottomette  i romani? Forse fascista  perchè esercitò  il potere  in forma  dittatoriale? Non vedo altri motivi per questa cancellazione, oltre tutto a favore non del grande Alberto, ma, addirittura di una  sua  congiunta, sia pure strettissima, trattandosi della sorella, della quale  non conosciamo  altri  eccezionali meriti. Se  la Raggi  con questo annuncio  vuole recuperare  un po’ di consenso, credo  che  abbia invece fatto un autogol  perché  non può  sfuggire  anche  ai  più  “sordiani” dei romani  il ridicolo di questa  proposta  che non ha né logica, né precedenti.