Si intitola “Backstage. Mimmo Cattarinich e la magia del fotografo di scena” la mostra curata da Dominique Lora in programma al Museo Villa Bassi Rathgeb di Abano Terme dal 9 febbraio al 16 giugno prossimi.
In mostra sono esposti cento scatti, fotografie provenienti dall’archivio dell’associazione Mimmo Cattarinich che sono una cronaca di importanti rapporti che il fotografo ha avuto con protagonisti del nostro cinema, quali Fellini e Pasolini, Mauro Bolognini, Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Dino Risi, Luigi Comencini, Marco Ferreri, Roberto Benigni, Franco Zeffirelli e Tinto Brass. Ma anche con i loro interpreti quali Monica Vitti, Claudia Cardinale, Vittorio Gasmann, Marcello Mastroianni, Laura Antonelli, Silvana Mangano e Anna Magnani, Carlo Verdone e le star che hanno frequentato Cinecittà, come Catherine Deneuve, Isabelle Huppert, John Malkovich e Natalie Portman.
Le sue fotografie sono immagini che hanno un enorme valore nel fissare i ricordi del processo creativo della produzione cinematografica. Si distinguono per una grande forza plastica e venivano eseguite durante i tempi morti nel corso delle riprese dei film.
“Mimmo si può definire uno dei fotografi di scena italiani che più hanno contribuito a forgiare la storia della fotografia italiana e europea – spiega la curatrice della mostra Dominique Lora- nel suo lavoro emerge una cifra stilistica personale che si spinge oltre il suo essere italiano e ci offre un caleidoscopio di immagini, di epoche, di tendenze e sviluppi culturali che hanno cambiato la nostra società dal secondo dopoguerra a oggi.”.
Cattarinich è stato capace di creare dei veri e propri film nei film, cogliendo, nei suoi scatti, Federico Fellini he portava i costumi prima delle riprese del suo film “Roma”, Zeffirelli che si improvvisava barbiere dietro le quinte di Fratello Sole e Sorella Luna; Giuseppe Patroni Griffi che spiegava una scena insieme a Laura Antonelli in Divina creatura.
I ritratti, realizzati per i giornali con cui ha collaborato, presentano una notevole forza narrativa. Basti citare i ritratti di Scola e Fellini per Amica, di Michey Rourke e Penelope Cruz per Max, di Monica Bellucci per 7 o quello di Dario Argento per la copertina del libro “Il brivido, il sangue, il thrilling”, edito nel 1986 da Dedalo.
Una sezione della mostra è poi dedicata alle fotografie inedite che il maestro scattò a Maria Callas e Pierpaolo Pasolini durante le riprese di Medea. Nonostante non fosse il fotografo ufficiale che era Mario Tursi, Cattarinich si concentrò sul rapporto tra il regista e la Divina, in quel gioco di rimandi e di specchi in cui Pasolini e la Callas furono i protagonisti, non solo di un film, ma di una storia che andò al di là della pura finzione cinematografica.