“Non solo infrastrutture, ma ponti tra città, culture, persone”

(Emanuela Bruni, consigliera reggente del MAXXI)

L’ITALIA: UN LUNGO PONTE DI BELLEZZA E SFIDE
“L’Italia è lunga”, amiamo ripetere, con orgoglio, riferendoci alla ricchezza dei suoi paesaggi: dalle vette maestose delle Alpi, attraverso le dolci curve degli Appennini, fino alle coste frastagliate e alle spiagge che abbracciano il Mediterraneo. Questa varietà non è solo naturale, ma anche architettonica e culturale: città, borghi e paesi custodiscono campanili, palazzi e monumenti che narrano storie uniche, mentre tradizioni e folclore regionali tessono un mosaico di identità.Tuttavia, in passato, “l’Italia è lunga” si diceva anche con un certo disagio. La conformazione orografica del Paese, pur fonte di bellezza, ha a lungo rappresentato un ostacolo agli spostamenti, isolando comunità, rallentando i commerci e limitando le occasioni di incontro. Un’Italia frammentata, dunque, che ha trovato nelle autostrade un mezzo per accorciare le distanze, favorire l’unità e stimolare lo sviluppo economico.

UN SECOLO DI AUTOSTRADE: STORIA E FUTURO IN MOSTRA AL MAXXI
È proprio su questa tematica che si concentra la mostra “Italia in movimento. Autostrade e futuro”, allestita al MAXXI di Roma fino al 2 febbraio 2025. L’esposizione celebra un secolo di infrastrutture autostradali, a partire dalla prima autostrada italiana inaugurata il 21 settembre 1924: la Milano-Varese, progettata dall’ingegnere Piero Puricelli. Da quel momento, l’Italia ha costruito una rete di 8.000 chilometri che attraversa l’intera Penisola, simbolo di una visione strategica e di un genio ingegneristico di portata internazionale. Non si tratta di retorica, come ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio durante l’inaugurazione: “Le autostrade hanno favorito la crescita effettiva del Paese, accorciato le distanze e sottratto territori all’isolamento”. Oggi, queste infrastrutture rendono più agevoli i viaggi, migliorano i collegamenti tra regioni e facilitano il turismo, contribuendo alla mobilità e al diritto di muoversi liberamente. Inoltre, rappresentano un acceleratore della modernità, rendendo più efficiente il trasporto di merci e promuovendo scambi produttivi.Curata da Pippo Ciorra e Angela Parente in collaborazione con Autostrade per l’Italia, la mostra offre una riflessione sull’impatto delle autostrade nella storia, nel presente e nel futuro del Paese.

UN PERCORSO IN QUATTRO TAPPE
L’esposizione si sviluppa in quattro sezioni, ciascuna con un tema specifico.
Il valore delle scelte storiche
:
la prima parte celebra le grandi decisioni del passato, mostrando progetti visionari che portarono l’Italia all’avanguardia. Tra i pezzi più interessanti spiccano il plastico originale dell’Autostrada del Sole e le soluzioni ingegneristiche adottate per il viadotto Aglio.Il viaggio come esperienza estetica: la seconda sezione esplora il legame tra le autostrade e il paesaggio, analizzando anche l’evoluzione delle aree di sosta, oggi vere e proprie strutture accoglienti e funzionali.
Architettura d’autore:
la terza parte illustra le autostrade come opere d’ingegno e design, con strutture firmate da celebri architetti. Da segnalare le splendide fotografie di Iwan Baan, che immortalano la rete autostradale italiana dall’alto, svelandone il rapporto armonioso con il territorio.
Le autostrade del futuro:
l’ultima sezione guarda avanti, presentando progetti d’avanguardia come quelli di Renzo Piano, che immagina infrastrutture sostenibili, integrate nel paesaggio e pronte a supportare tecnologie innovative, come la guida automatica. In questa visione, sottolinea Elisabetta Oliveri, presidente di Autostrade per l’Italia, le autostrade dovranno evolvere in un’ottica di sostenibilità, rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio.A rendere la narrazione ancora più suggestiva contribuiscono le illustrazioni di Emiliano Ponzi, che coniugano visione e concretezza in un percorso immaginifico verso il domani.

ALLA GNAM: I 60 ANNI DELL’AUTOSTRADA DEL SOLE

In parallelo, la GNAM di Roma ospita fino al 28 febbraio 2025 un’altra mostra dedicata ai 60 anni dell’Autostrada del Sole. Questo colossale progetto, iniziato nel 1956 e completato nel 1964, rappresenta un’impresa epocale nella storia ingegneristica italiana. Con 113 ponti, 38 gallerie e soluzioni tecniche audaci, l’Autostrada del Sole ha unito il Nord e il Sud, diventando un simbolo di modernità e coesione nazionale.Attraverso le immagini dell’Archivio Luce e gli scatti di Luca Campigotto, Barbara Cannizzaro e Silvia Camporesi, l’esposizione ripercorre la storia e l’impatto sociale di questa infrastruttura, celebrando i luminari che la resero possibile, tra cui Giorgio Macchi e Riccardo Morandi.Insieme, le due mostre offrono una visione affascinante di come le autostrade abbiano contribuito in maniera determinante ad unire l’Italia, legando passato, presente e futuro in un viaggio lungo un secolo.