Il  discorso di insediamento  come  segretario nazionale  del Partito Democratico  di Enrico Letta  ha fortemente deluso  per l’insensibilità  mostrata  nei confronti del difficile momento  che stiamo attraversando  e che colpisce in particolare i lavoratori e gli strati più  disagiati  della società  e per due proposte anch’esse fu0ri dall’attuale realtà  politica, sociale ed economica . Evidentemente essere  stato  per anni lontano dall’Italia ha fatto perdere  il senso della realtà che stiamo vivendo e soffrendo da un anno, senza vederne   la fine. Non una proposta  di carattere  economico, ma  il riproponimento dello “jus soli”  e  l’anticipo della maggiore età  ai sedicenni, che  conferma la  già  indicata mancanza del senso della realtà italiana da parte del Letta, senza cravatta, perché troppo borghese . Non  legge  gli episodi  di “bullismo”, gli scontri tra bande, gli accoltellamenti, gli stupri, non legge  della diffusione della droga  tra le giovani  generazioni, non legge  della  ignoranza della storia e della geografia  di tanti studenti, accentuata  questo ’anno  dalla didattica a singhiozzo  dovuta alla pandemia  e difficilmente recuperabile ! La realtà è che Letta, rifondatore del PD  sa bene che lo storico elettorato perso da anni non è più  recuperabile  e quindi ne cerca disperatamente uno nuovo  tra  gli immigrati  e questi giovani, che  nella loro non matura coscienza politica e civica, ritiene possano essere più sensibili al canto delle sirene di sinistra, come lo fu Pinocchio  alle proposte  di Mangiafuoco . portando  nuovi voti. Le prospettive di questa segreteria  nello scenario politico nazionale  non sono perciò tra le migliori  per la loro demagogia, ed è triste constatare che non provengono  da un ex comunista, quale era  lo Zingaretti, iscrittosi al PCI  a diciassette anni, ma da una persona  di altra provenienza ideologica, ma questo  non sarebbe  il primo caso, né sarà l’ultimo.