925 utenti hanno letto questo articolo
A caval donato non si guarda in bocca. Vero, ma fino a un certo punto. Ormai si fanno regali in ogni occasione: compleanni, prime comunioni, anniversari, nozze. A Natale e a Pasqua, per la festa della mamma, del papà, dei nonni e della donna. Troppi, e troppe volte più per consuetudine che per una effettiva necessità. Non sempre utili. Destinati al mercatino delle cianfrusaglie. Come districarci tra le tante ricorrenze ed evitare di commettere errori o condannare inesorabilmente l’oggetto alla cantina o al solaio? Per i regali di nozze è ormai in uso, non so quanto da condividere, il sistema delle “liste”. E’ pratico ed evita i doppioni. Ha il grande vantaggio di azzerare i ricicli. Il servizio di piatti non vi piace e avete già ricevuto due tostapane e tre moka? Non riciclateli: accordatevi con il negoziante per cambiarli. Destinate i regali utili alla famiglia, mogli, mariti, figli, sorelle, fratelli. I regali meno impegnativi riservateli alle occasioni informali come cene, ringraziamenti, incontri. Se difettate di fantasia o se i dubbi prevalgono sulle certezze, e le circostanze lo consentono, affidatevi a un mazzo di fiori o a una pianta. Non si regalano, forse per superstizione, oggetti pungenti: coltelli, forbici, spille. Per lo stesso motivo, non regalate fazzoletti né perle. Non si regalano oggetti di seconda mano, a meno che non si tratti di importanti ricordi di famiglia: la suocera che cede alla nuora un prezioso anello. Evitate i regali troppo personali quando non conoscete a fondo la persona a cui sono diretti. Sconsigliati i prodotti che possono essere fraintesi: saponi e creme di bellezza a chi fa poco uso di deodoranti. Cravatte troppo fantasiose. Non “svenatevi” per regalare oggetti sproporzionati al vostro tenore di vita. Per i regali considerati obblighi, quelli fatti a professionisti, medici di famiglia, insegnanti, potete consultarvi, se avete dei dubbi, con le segretarie: efficientissime, conoscono i gusti del Capo più della moglie o della fidanzata. Regalare è, o dovrebbe essere, un piacere. Non sempre un regalo costoso è sinonimo di amore, di amicizia, di sincera riconoscenza. Donate con il cuore e senza secondi fini. Non sbaglierete (quasi) mai.