Tra il dire, del Galateo, e il fare, degli amici dei  quattro zampe, c’è di mezzo il mare. Pervicacemente intenzionati a non volere colmare le distanze. Felicemente consapevoli di disattendere  regole ritenute: con ragione?, eccessivamente punitive. Prediche inutili, dunque? Dipende: dalle circostanze e dalle abitudini che sarete  riusciti ad  imporre ai pelosetti, senza violentare la loro, complessa,  personalità.  E’ pericoloso cedere alla tentazione di regalare un animale, un cane in  particolare,   solo per compiacere i figli,  soprattutto se abitate  in appartamento e non disponete di un terrazzo. Più facile gestire un gatto, un criceto o un coniglio. Gli abbandoni, dopo la pandemia, sono cresciuti in misura esponenziale. Non acquistate animali esotici, sottraendoli crudelmente al loro habitat naturale. Cani di grossa taglia sono sconsigliati, se non avete grandi spazi a disposizione.  Se volete fare una buona azione, rivolgetevi ai canili: troverete cani e gatti splendidi, bisognosi di affetto. Vi saranno eternamente riconoscenti. Sappiate che un animale richiede cure, tempo e ha un costo non indifferente. Passate le feste, e l’entusiasmo per la novità, vi accorgerete che sarà compito vostro  svolgere tutte le incombenze legate alle loro necessità. I figli, nel frattempo, si saranno eclissati. Raccogliete sempre i “bisognini” dei vostri cani (i gatti se la sbrigano da soli) dotandovi di paletta e sacchetti: avrete la gratitudine dei concittadini ed in particolare dei negozianti. I parchi, e i marciapiedi, non sono pattumiere. Se cuccioli, nei primi mesi sporcheranno in casa, tenderanno a mordere tutto quello che riescono ad afferrare, mobili compresi, ed i vostri nervi saranno sottoposti a preoccupanti cedimenti.  Evitate di trascinarli al ristorante, se non sono educati. Se accettati, potete portarli in un negozio, con l’avvertenza di tenerli sempre al guinzaglio: chi rompe, e sporca, paga. Gli animali non si regalano e non vanno ospiti se non sono desiderati. Non mangeranno nel vostro piatto e non dovrebbero: il condizionale è d’obbligo, dormire nel lettone. La scusa? Si sentirebbero esclusi. Se non siete sufficientemente severi, non sentitevi in colpa. Piero Ottone, in un suo libro,  rivela che  l’Avvocato, inutile specificare, “nutriva il cane con lo stesso suo cucchiaio”.  Se lo faceva Lui…