E’ la seconda volta in dieci anni che la lapide posta dal Comune di Torino su istanza del Centro Pannunzio viene imbrattata. Essa è posta ai  Murazzi di Po, nel luogo dove il giovane Mario Soldati si gettò nelle acque del fiume nel marzo 1922  per salvare un coetaneo che stava affogando.  La targa venne proposta nel 2005 al Comune di Torino  per il centenario della nascita di Soldati che cadeva l’anno successivo. L’allora sindaco di Torino Chiamparino non ci rispose neppure e solo nel 2011 fu possibile, per l’intervento del presidente del Consiglio comunale Castronovo, inaugurare il ricordo torinese di Mario, cittadino onorario della Città. L’atto vandalico scoperto oggi dall’architetto  Donatella d’Angelo esige un pronto intervento dei servizi comunali. E‘ una grave offesa di certa marmaglia che va condannata  con fermezza. Chiediamo ai candidati sindaci di esprimersi. Si tratta di una lapide apposta dal Comune di Torino auspice il Centro Pannunzio di cui Soldati è stato Presidente per vent’anni. Un segno della Torino barbara che ci preoccupa per l’insensibilità e l’ignoranza che esprime.