Questo mistero ancora oggi irrisolto riguarda la medaglia (in oro, argento e bronzo) coniata dal Comune di Roma per Garibaldi a ricordare il suo impegno per la realizzazione del complesso progetto di sistemazione del Tevere, mai eseguito (gli attuali muraglioni sono del progetto dell’ing. Canevari). Questa bellissima medaglia fu realizzata dal bravissimo artista Antonio Stirletti (Roma 1822-1904) che nel dritto al centro c’è la testa di Garibaldi nuda volto a destra, in cerchio la scritta: ”ROMA A GARIBALDI – MDCCCLXXXI” Sotto il taglio del collo “A, SIRLETTI”. Nel rovescio è rappresentata, in forme mitologiche, l’allegoria del Dio Tevere. In cerchio la scritta “TIRANNO NELLA SCHIAVITU’ LA LIBERTA’ M’INCATENA” (foto 2). Da quanto risulta nella scritta del dritto questa medaglia è datata “1881” ed è appunto da questa data che nasce il mistero. Agli amici lettori ed a tutti i collezionisti di medaglie garibaldine faccio presente che le notizie che seguono di questa medaglia sono a tutt’oggi inedite. La mia ricerca comincia con il fortunato ritrovamento di un documento sconosciuto fino ad oggi: si tratta del testo della delibera con la quale il Consiglio Comunale di Roma decretava il 19 maggio 1882 la coniazione di una medaglia d’oro al Generale Garibaldi per il suo appassionato impegno per i lavori del Tevere. Come tutti sanno l’Eroe viene a mancare il 2 giugno dello stesso anno. Quindi questo documento (foto 3) riporta in maniera chiara che la medaglia fu consegnata il 20 settembre dello stesso anno alla famiglia dell’Eroe. Questi dati (come si può vedere dalla foto 3) risultano come ho detto sopra dal decreto del Comune di Roma in data 2 ottobre 1882. Tutto il testo del decreto suddetto è inciso in una lastra di marmo murata nella parte destra di uno stretto corridoio a cui si accede attraverso una piccola porta della parete destra della grande sala di Giulio Cesare (o delle bandiere) in Campidoglio. La foto è dell’archivio del Comune di Roma e mi fu gentilmente donata, su mia richiesta, nel 1982 dal Capo del cerimoniale del Comune. Ciò premesso resta ancora oggi inspiegabile la data coniata sulla medaglia “1881”, forse il Comune di Roma nel retrodatare di un anno il ricordo aureo, pensava di dimostrare che il dono era stato fatto all’Eroe ancora in vita? Naturalmente anche l’unico catalogo sulle medaglie garibaldine del Rosi (1933) mette questa bellissima e rarissima medaglia all’anno “1881”. In questo catalogo al n. 116 apprendiamo una interessantissima notizia; ”di questa medaglia sono rari i pezzi coniati causa la rottura del conio avvenuta dopo la battitura di pochi esemplari, ve ne sono di fusi molto più comuni”. Questo è quanto ho potuto ricostruire su questo esemplare e sulla vera storia della sua coniazione e donazione, il cui mistero ancora oggi permane
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