Il Romanticismo è stato un movimento artistico, musicale, culturale e letterario sviluppatosi al termine del XVIII secolo in Germania. (Romantik). Preannunciato in alcuni dei suoi temi dal movimento preromantico dello “Sturm und Drang” (tempesta ed impeto) si diffuse poi in tutta l’Europa nel XIX secolo. La parola Romanticismo deriva dal francese antico Romans che significa narrazione in prosa. Il Romanticismo in Italia penetrò con una certa difficoltà, perché il Classicismo del Monti e del Giordani opponeva una strenua resistenza alle nuove idee romantiche. Il Romanticismo italiano inizia nel 1816 con due documenti di vitale importanza. Il primo, Sulla maniera e sull’utilità delle traduzioni, fu scritto da Madame de Stail ed invita i giovani italiani ad abbandonare gli antichi classici latini e greci e ad avvicinarsi agli autori nordici che interpretano la nuova realtà storica. Il secondo, fu del poeta Giovanni Berchet, che nello stesso anno scrisse La lettera semiseria di Crisostomo a suo figlio. In questa lettera che viene considerata il testamento spirituale del Romanticismo, il poeta dà a suo figlio consigli, suggerimenti e spiegazioni sulla nuova poetica romantica ed invita i giovani autori a non imitare più i classici antichi, ma ad imitare il meraviglioso mondo della natura alla maniera dei poeti e degli scrittori del nord Europa. Il Proto romanticismo italiano è rappresentato nel ‘700 da Vittorio Alfieri (1749 -1803) e Giuseppe Parini. I personaggi dell’Alfieri sono romantici perché sono passionali e pervasi dall’amore per la Patria al di sopra di tutto e di qualsiasi ideale. Gli esempi più significativi sono Bruto che condanna a morte i figli affinché Roma sia salva (“ut Roma salva sit”), Saul che esce dalla scena come un vincitore e non come un vinto: lo sfortunato figlio Filippo II di Spagna che viene rinchiuso in una torre del castello affinché la Spagna possa avere un vero re degno dei suoi antenati. II Parini, di origine popolare, nacque nel 1729 e morì nel 1799. Il poeta abbracciò lo stato religioso per poter studiare e godere di una rendita e fu ordinato sacerdote nel 1754. Ebbe la direzione della “Gazzetta di Milano” e poi la Cattedra di Eloquenza alle scuole palatine. Tra le sue opere il Capolavoro è costituito da II Giorno, poemetto in endecasillabi sciolti in quattro punti, II Mattino, Il Mezzogiorno, II Vespro, e La Notte. Nel Parini i motivi romantici, quali l’esaltazione degli ideali civici e morali della famiglia e dell’amor di Patria vengono esaltati dalla feroce e tagliente satira che il poeta fa ne II Giorno sui costumi e sulla decadenza morale della nobiltà lombarda. Il Romanticismo si oppone all’Illuminismo, al Neoclassicismo e al Barocco. L’Illuminismo rappresenta l’esaltazione della ragione e dell’intelletto umano. Il Romanticismo svaluta la ragione e dà valore al sentimento. Con l’Illuminismo si afferma il concetto di “Cosmopolitismo”, cioè l’unione degli stati del mondo, ed il cittadino diventa il cittadino del mondo, mentre con il Romanticismo si afferma il concetto di stato nazionale, il Nazionalismo. L’illuminismo nega qualsiasi religione basata sulla fede, mentre il Romanticismo rivaluta il Cristianesimo ed i valori religiosi dello spirito che si eleva al di sopra della materia. Mentre l’Illuminismo criticava il Medioevo per le sue superstizioni religiose e per il suo dogmatismo, il Romanticismo rivalutava in pieno il Medioevo. Infatti secondo i romantici, nel Medioevo vi fu il più grande movimento poetico europeo rappresentato dai Trovatori come Jaffre Rudel, Guglielmo Poitìers, Pierre Vidal, Arnaldo Doriello, Sordello da Goito etc. I Trovatori sono importantissimi per la formazione della lirica perché furono tra i primi a scoprire la poesia intesa in senso moderno, vale a dire come libera espressione del sentimento umano. Del Medioevo il Romanticismo rivalutò la poesia religiosa di S. Francesco, le laudi di Jacopone da Todi. le rime di Cecco Angiolieri per la loro spontaneità e ricchezza di sentimento. Il Romanticismo si oppone al Neoclassicismo del Monti e al Classicismo rinascimentale. Il Neoclassicismo dona grande valore alla mitologia, il Romanticismo guarda alla realtà storica e al mondo che ci circonda in maniera concreta e realistica. Netta si rivela infine l’opposizione del Romanticismo al Barocco, che significò ricercatezza linguistica, tecnica del verso e del suono, ma anche tanta apatia e freddezza. Gli scrittori romantici celebrarono i sentimenti forti e le passioni accese e tra queste tempeste di emozioni non poteva mancare l’esaltazione dell’idea di Patria. Uno degli avvenimenti che più fortemente colpì la loro fantasia fu la fuga nell’isola di Corfù degli abitanti di Parga, una città greca ceduta dalla Gran Bretagna alla Turchia. Essi fuggirono per non cadere sotto il dominio dei Turchi e quello fu uno dei primi casi di profughi per ragioni politiche e religiose ad avere risonanza nella opinione pubblica europea. L’argomento ispirò un poemetto del poeta romantico Giovanni Berchet, intitolato I profughi di Parga. Berchet celebra il rapporto tra gli uomini e la loro Patria. Al momento di abbandonarla essi sentono, come ha notato lo storico Alberto Banti, il bisogno di un ultimo contatto fisico con la loro terra.

“Là piangeva una madre, e s’udia / maledir il fecondo suo letto / mentre i figli di baci copria / Qui toglievasi un’altra dal petto / il lattante, e fermato il cammino, / con istrano delirio d’affetto / si calava al ruscello vicino. / Vi bagnava per l’ultima volta / nelle patrie fontane il bambino” Tutti portarono con sé qualcosa che ricordasse loro la Patria.

“E chi un ramo, un cespuglio, chi talvolta / dalle patrie campagne, traea / una zolla nel pugno raccolta”.