In mostra da Camera i capolavori della fotografia moderna dall’inizio del Novecento al 1940 appartenenti alla collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art di New York. Le sale di Camera si sono riempite di pubblico come in occasione delle mostre dedicate a Man Ray e alla collezione Bertero, dei tempi pre pandemici, in occasione di questa nuova esposizione dal titolo “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum od Modern Art di New York”. Aperta al pubblico il 3 marzo scorso, la mostra ha richiamato nei primi giorni un pubblico da record, che ha superato le tremila presenze. In mostra è presente una straordinaria selezione di oltre 230 opere che hanno segnato la storia della fotografia, realizzate da grandi maestri dell’obiettivo, seguendo una stagione fondamentale dello sviluppo del linguaggio fotografico. L’esposizione risulta in grado, così, di restituire il particolare fermento creativo con cui gli artisti della collezione Thomas Walther, dal Moma di New York, interpretano il proprio tempo, ridefinendo gli stessi canoni della fotografia. Si tratta di un’immersione nella fotografia del secolo scorso in compagnia di quegli artisti che ne hanno scritto la storia, attraverso la collezione di Thomas Walther che, a partire dalla fine degli anni Settanta, ha raccolto con grande acume e conoscenza le opere vintage realizzate tra il 1900 e il 1940 da coloro che hanno dato vita a un significativo rinnovamento del linguaggio fotografico, in relazione con l’arte. La collezione di Walther è poi stata ceduta al MoMA di New York, che la conserva nel migliore dei modi, ma non può tenerla esposta. Accanto a immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walter Evans o Edward Weston e europei come Karl Blossfeldt Brassai, Henri Cartier Bresson, Andre’ Kertesz e August Sander, la collezione Walther valorizza il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna. E lo fa con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jacobi, Lee Miller, Leni Riefensthal e molte altre. Sono presenti in mostra anche i capolavori della fotografia della Bauhaus, con i fotografi Laszlo Moholy- Nagy e Iwao Yamawaki; del costruttivismo, con El Lissitzky, Gustav Klutsis; del surrealismo, con Man Ray, Maurice Tabard e Raoul Ubac. Non mancano le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli artisti italiani presenti in mostra insieme a Tina Modotti e Wanda Wulz.
La mostra è visitabile fino al 26 giugno prossimo presso Camera, Centro Italiano per la Fotografia, in via delle Rosine 18.
Tel 0110881150