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Meraviglia che l’idea della patrimoniale, di solito proposta demagogicamente dalla sinistra, sia stata, giorni or sono, riproposta in un contesto storico dove l’economia è a pezzi da un “liberale” come Monti, che anni or sono, nella sua grande generosità, Berlusconi aveva inviato a Bruxelles a rappresentare l’Italia. Meraviglia perché sarebbe l’ultimo colpo sferrato alla classe media, già pesantemente colpita da aliquote IRPEF e perché è strano che Monti ignori che la o le patrimoniali esistono da tempo a cominciare dalla casa dove imperversa l’IMU, che colpisce anche le prime case degli sfortunati proprietari di edifici catastalmente classificati in A/1, A/8 e A/9. Ed i titoli? Non hanno essi pure la “Imposta di bollo prodotti finanziari”? E gli autoveicoli ed altri mezzi di trasporto non hanno il “bollo”. Cosa rimane da tassare? Forse vogliono far aprire le cassette di sicurezza e verificarne il contenuto , entrare nelle case per fare l’inventario dei beni mobili, o tassare l’aria secondo la capacità polmonare dei cittadini? Evidentemente l’idea marxista che “la proprietà è un furto” ha fatto breccia anche in personaggi fino a ieri insospettabili, ai quali si è aggiunta recentissima, la non richiesta opinione favorevole del presidente della Corte dei Conti, che, credo, dovrebbe occuparsi e relazionare su problemi ben diversi, riguardanti non i contribuenti, ma la pubblica amministrazione!