E’ uscito ad opera di Gianfranco Spadaccia una corposa Storia del partito radicale dalla fondazione alla correntina di più Europa che accoppia la Bonino e Tabacci, la strana, innaturale alleanza di cui Spadaccia è stato presidente fino a poco tempo fa. In effetti non è una vera e propria storia perché il titolo è meno pretenzioso: “Il partito radicale. Sessant’anni di lotte tra memoria e storia“. Io non intendo recensire il libro perché non meritevole di una attenzione particolare che invece vi è stata dedicata da certi giornali tradizionalmente ostili al partito radicale pannelliano. Spadaccia ha attualmente 86 anni e si può concedergli che la memoria non sia più quella di un tempo, non si può invece concedergli il titolo di storico perché Spadaccia è parte della storia che scrive e manca totalmente del distacco necessario per storicizzare una vicenda di cui è stato partecipe, anche se non è mai stato protagonista, come vuol apparire qua e là nel libro. Gli storici sono un’altra cosa dai politici ,anche se troppi storici di parte ci hanno fatto perdere la distinzione tra le due attività. Il suo libro è un materiale utile a scrivere una vera storia del partito radicale che non può essere confusa con l’opera di Spadaccia che porta a termine un progetto vagheggiato da tempo attraverso delle interviste che lui stesso ritenne un materiale non utile per scrivere una storia. Spadaccia è stato fino ad un certo punto un fedele esecutore degli ordini di Pannella, dotato di una certa indubbia intelligenza politica. E’ stato uno di quei colonnelli pannelliani che non travalicavano il ruolo loro affidato da Pannella che restò il capo indiscusso del partito radicale . Non è neppure confrontabile con l’avvocato e giurista Mauro Mellini che seppe avere un ruolo proprio. Neppure Pannunzio che fu un intellettuale di rango più che un politico, ebbe il carisma di Pannella nel partito radicale. Ci sono qua e là molte imprecisioni che minano la storicità del libro perché si vede in modo troppo scoperto la volontà postuma di Spadaccia di ritagliarsi un ruolo di comprimario nella vicenda radicale che non ebbe. Ha più stile di un altro ex radicale che tradì Pannella e ritenne di avere anche lui la statura del politico e persino dello storico. Ho conosciuto Spadaccia e non ho mai tratto dal contatto con lui l’idea di parlare con un leader ma di un bravo ripetitore del pensiero pannelliano. Il libro è sicuramente utile come fonte di notizie ma va letto con tutte le precauzioni del caso. Sarebbe interessante poter avere un giudizio di Pannella. Sicuramente, vivo Pannella, Spadaccia non avrebbe scritto tutte le oltre settecento pagine che ha pubblicato. La stessa copertina del libro rappresentativa della stagione della “Rosa nel pugno” esprime una parte della storia radicale. Anche la figura di Gandhi è altrettanto importante ma allo ”storico” Spadaccia appare un po’ indigesta. Sarebbe ingeneroso recensire un libro carico di imprecisioni, come, ad esempio, la polemica su via Rasella in cui il solo Pannella ebbe il coraggio di denunciare l’eccidio comunista che provocò il massacro tedesco delle Fosse Ardeatine, che Spadaccia accenna soltanto. Una mancanza grave.
Articoli recenti
Categorie
Archivio
- Febbraio 2025
- Gennaio 2025
- Dicembre 2024
- Novembre 2024
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
Contatti
Centro Pannunzio
Associazione culturale libera fondata a Torino nel 1968
Via Maria Vittoria, 35 H
10123 Torino (TO)
Tel 011 8123023
redazione@pannunziomagazine.it
www.centropannunzio.it