Il prof. Ugo Mattei sarà sicuramente un giurista preparato, ma difetta di cultura storica in maniera evidente. No vax antemarcia, sabato si è esibito in una specie di prolissa e noiosa lezione – comizio in piazza Castello a Torino – seguito da un migliaio di adepti. Un flop viste le bellicose intenzioni del professore che ha annunciato la nascita di un nuovo Cln contro il draghismo assimilato al Fascismo ed è giunto a paragonare sé stesso ai 13 professori che persero la cattedra perché rifiutarono il giuramento al regime fascista nel 1931. Fra i tredici professori ci furono il sommo Francesco Ruffini e suo figlio Edoardo fresco vincitore di una cattedra. Da studioso di Francesco ed amico di Edoardo posso dire che Mattei non ha nulla da spartire con loro o con Lionello Venturi o  Gaetano De Sanctis. E mi fermo qui perché non voglio usare parole pesanti o fare dell’ironia come ha fatto il “Corriere della Sera “con una cronaca irridente incompatibile con lo stile di un grande giornale. Il Corriere di Torino ha dedicato in modo sobrio poche righe all’evento, pubblicando una fotografia del raduno.  Mattei si è anche paragonato a Duccio Galimberti che invitò dal balcone di casa sua i cuneesi alla Resistenza. Parlare di Cln (io non mitizzo nulla e in termini storici ne ho anche analizzato errori e limiti) risulta oggettivamente ridicolo e offensivo, se penso al sacrificio nobile e silenzioso del generale Perotti, fucilato al Martinetto come comandante del comitato militare del Cln piemontese. Il Prof. Mattei ha una storia di estrema sinistra che lo portò collaborare al “Manifesto“ ed altri giornali simili. E’ nato nel 1961 ma è un sessantottino in piena regola. L’unico consiglio che mi sento di dargli è quello di farsi vaccinare. Faccia prevalere il professore sull’ agitatore di piazza. Tentò di candidarsi a Sindaco di Torino e raccolse poche centinaia di voti. Si vaccini e torni a fare lezione, se possibile senza divagare. Weber diceva che la cattedra non si addice ai profeti, figurarsi ai demagoghi.