La manifestazione “Piemonte Anteprima Vendemmia”, dal 1996 organizzata dalla Regione Piemonte (io ero uno di quelli che si occupava di tali attività), in collaborazione con l’Associazione Vignaioli Piemontesi, nel 2002 si presentò con una novità: al consueto programma, aggiunse un finale con la consegna di un premio omonimo: una targa assegnata a un personaggio che si fosse distinto, nelle sue attività, per i temi e valori della terra, dell’agricoltura e della vitivinicoltura piemontese. In quella edizione del 2002, che si svolse ad Asti, il personaggio premiato fu Nils Liedholm, “Il Barone”, personaggio mitico del calcio (nella foto al teatro Alfieri di Asti lo vediamo assieme alla moglie e ai lati il sottoscritto e Vito Viviano, direttore dell’assessorato regionale agricoltura); nato in Svezia nel 1922, era stato uno dei più grandi calciatori svedesi. Nel 1949 si era trasferito in Italia, dove proseguì la sua carriera di calciatore nel Milan, in cui giocò fino al 1961, e dove concluse la sua carriera vincendo quattro scudetti. Proseguì la sua attività come allenatore, prima del Milan, poi Verona, Fiorentina e Roma; da allenatore vinse due scudetti: con il Milan nel 1979 e con la Roma nel 1983. La scelta di premiarlo venne motivata dal  rapporto che Liedholm ebbe con la terra piemontese, che  iniziò sposando la contessa torinese Maria Lucia Gabotto di San Giovanni, e che divenne profondo quando, nel 1973, per la sua passione per il vino, decise di comprare la tenuta Villa Boemia a Cuccaro Monferrato, quelle colline che vanno a formare il Monferrato Casalese, in provincia di Alessandria: 12 ettari di vigneti  a Barbera e Grignolino; impiegò qualche anno “a mettere in quadro” i vigneti e la produzione che, inizialmente, fu a solo uso famigliare; intanto, fece aggiungere, al Barbera e Grignolino, altri impianti a Pinot e Cabernet; nel 1985 era stata costruita la nuova cantina con gli impianti di lavorazione, stoccaggio e imbottigliamento; una evoluzione che era anche il frutto dei consigli e suggerimenti di Donato Lanati, amico di famiglia, uno dei massimi esperti mondiali di vitivinicoltura ed enologia che proprio a Cuccaro Monferrato ha creato il relativo centro studi e ricerche “Enosis Maraviglia”.  nel contempo era cresciuto il figlio, Carlo Liedholm, che aveva cominciato a seguire l’attività della azienda. Sono così nati gli eccellenti vini Liedholm, espressione di quel territorio, come il Barbera d’Asti, il Grignolino del Monferrato Casalese, il Rosso e il Bianco di Boemia. Nils Liedholm era stato premiato per questa sua scelta, per questa sua opera, per l’amore per il vino (fu anche allenatore della Nazionale del Vino), e per il Piemonte (diventata la sua terra di adozione e di vita per la sua famiglia). In quel novembre del 2002, chiamato sul palco del teatro Alfieri di Asti, attorniato da Bruno Gambacorta, giornalista conduttore dell’evento, dall’assessore regionale Ugo Cavallera, dal sindaco di Asti, Vittorio Voglino, dal presidente della Provincia di Asti, Roberto Marmo, dal presidente della Camera di Commercio di Asti, Aldo Pia e da Giulio Porzio, presidente della Vignaioli Piemontesi, aveva ricevuto il Premio Piemonte Anteprima Vendemmia 2002, applaudito da una platea di 200 vignaioli.  Liedholm, che a queste manifestazioni di giubilo era abituato, aveva molto apprezzato quel riconoscimento, così semplice, ma cosi denso di valori, e si era veramente commosso per quel tributo di quel mondo contadino e di vignaioli; peraltro, aveva appena festeggiato i suoi 80 anni ed era affiancato dalla moglie, dal figlio Carlo e dai nipoti. Il contesto calcistico finale si era anche arricchito per la presenza in sala di Bruno Pizzul, mitico telecronista di calcio, che in quella occasione aveva ricevuto il premio dedicato alle “Piccole DOC”, assegnato dal circolo culturale Ottavi. Per la cronaca, annoto che nel 2015 Carlo Liedholm (deduco anche a seguito della crudele e prematura morte della moglie) ha ceduto l’azienda Villa Boemia a una società che dà continuità all’azienda mantenendo gli stessi standard produttivi e il nome Liedholm nei vari vini prodotti. Grande campione in campo e nella vita, sempre signorile, garbato anche nella sua leggera ironia, Nils Liedholm ha vissuto la sua ultima, terza vita, di produttore di vino in Monferrato, nella sua tenuta di Cuccaro Monferrato, dove è morto nel 2007, due anni dopo la morte della moglie. Entrambi riposano nella tomba di famiglia della contessa, nell’area storica del cimitero monumentale di Torino. Lode e gloria a loro.