Molti medici ci segnalano una situazione destinata a deteriorarsi, malgrado gli sforzi per incrementare al massimo le vaccinazioni. Ci sono manifestazioni di piazza inconcepibili e inaccettabili contro i vaccini che vanno vietate . Tollerarle ,come si sta facendo, è atto un  di gravissima irresponsabilità. Il ministro degli interni che non si sta da tempo rivelando all’altezza, essendo  essenzialmente una burocrate, deve impartire ordini tassativi ai prefetti i quali devono trasmettere ai sindaci disposizioni chiare che non lascino spazio a discrezionalità locali. Nella Riviera ligure ad esempio ci sono discoteche che in forma mascherata sono ben attive e contribuiscono al diffondersi del contagio. In un Comune della stessa riviera vengono imposte modalità di sicurezza per una manifestazione culturale  all’aperto del costo di 2000 euro per sera che dubitiamo vengano imposte erga omnes, come sarebbe doveroso. Due pesi e due misure che creano confusione. Il Centro “Pannunzio“ richiede il rispetto delle regole. Senza eccezioni. Chi  si oppone ad esse va punito. Non può parlare di liberalismo gente che non sa neppure cosa esso sia , specie se ha una matrice neofascista originaria non facilmente cancellabile. Che la destra sia per il permissivismo trasgressivo, tra il resto, è contro la sua stessa storia. Ottant’anni fa i fascisti partivano volontari per la Russia, affrontando una carneficina con disciplina e persino eroismo. Oggi la figlia di Rauti parla in Tv contro le regole anticovid e una vecchia e grassa giornalista televisiva considera illiberali coloro i quali ,di fronte all’emergenza Covid, assumono atteggiamenti di prudenza ed esigono che tutti si uniformino alle regole. Quando il 6 settembre il Centro Pannunzio riaprirà la sua sede, consentiremo l’ingresso in sala solo a chi è fornito di green pass senza eccezioni per  poter continuare a tener aperto.