“Il giardino delle rose strappate” di Annalena Cimino, poetessa Caprese, è una silloge di trenta poesie dai contenuti particolarmente toccanti e di impatto sul lettore perché si tratta di versi accomunati tutti da una riflessione attenta e acuta che l’autrice esprime, osservando il mondo dei più fragili e spesso degli emarginati. Sono poesie in cui prevale l’attenzione a drammi della nostra società contemporanea che la Cimino rappresenta in tutta la loro cruda realtà.

Anche la scelta del titolo non è casuale essendo quelle “rose strappate” la metafora di vite violentemente recise dai comportamenti spesso abominevoli di figure che autocelebrano una propria presunta supremazia, immaginando di poter gestire e calpestare le vite altrui…Versi che ci fanno inevitabilmente riflettere sulla marcata escalation di aggressività e violenza dei tempi di oggi, e quelle rose distrutte e calpestate significano proprio tutto questo.

Le tematiche scelte dalla Cimino, sempre di matrice etico sociale, sono talvolta estreme ma sempre affrontate con l’animo e lo sguardo di chi non concede giustificazioni o indulgenze, ma con accorato sentimento di dolore e di alleanza sempre nei riguardi dei più deboli. E peraltro vi sono proprio alcune poesie in cui i protagonisti sono persone affette da malattie gravi ed inguaribili. Molto efficace e sentita dall’autrice la potenza del vento inteso come “forza dirompente che non conosce ostacoli”

Anche la piaga dell’immigrazione è tra le tematiche affrontate in questi versi, esprimendo il dolore e la sofferenza di quanti abbandonano le proprie terre d’origine per cercare rifugio in un altrove dove non sempre vengono garantite quelle più elementari regole di accoglienza e di solidarietà umana.

La raccolta, che si apre con un’approfondita ed ampia prefazione del critico Lorenzo Spurio, ci porta dunque ad entrare in un simbiotico confronto con i mali di oggi, con un costante sottofondo di disperazione, fino poi alla silloge “Spiritualità d’anima”  che chiude la raccolta ed in cui la Cimino ci rappresenta la Vita nella sua circolarità, come un percorso in cui attraverso prove durissime di sopravvivenza, emerge alla fine quel senso di luminoso riscatto che prende il sopravvento sui meandri più oscuri di un baratro senza fondo.

(ANNELLA  PRISCO)

Annalena Cimino “Il giardino delle rose strappate”

VJ Edizioni – pag. 83 – costo euro 10,00