Già nel titolo “Racconti saporosi” di Alfredo Guarino si coglie un’intonazione “saporita” e comunque molto in sintonia con i piaceri della tavola accompagnata da una meticolosa conoscenza di prodotti gastronomici e di pietanze particolari. Sono diciotto racconti in cui l’autore, personalità poliedrica e dotato da sempre di uno sguardo lungo e di particolare acume, porta per mano il lettore facendogli “assaporare”, è proprio il caso di sottolinearlo, situazioni diverse, talvolta paradossali o estreme, ma tutte accomunate da un impalpabile “fil rouge” che è quello dell’attenzione che Guarino manifesta verso oggetti, dettagli e luoghi raccontati con penna scorrevole, con una costante, puntuale meticolosità, ed in cui nulla viene lasciato al caso. Sono pagine di seria comicità o di comica serietà perché attraverso intrecci, incontri e situazioni abilmente radiografate, l’autore ci trasmette il senso spesso surreale della condizione umana, soffermandosi su situazioni in cui la realtà talvolta supera la fantasia e che Guarino descrive senza mai venir meno a quella vena ironica e sagace che è propria del suo temperamento. Il risultato è pertanto quello di un affresco di costume molto ben condotto, senza sbavature né pregiudizi, ma ricco di elementi che sono proprio la cifra della società contemporanea, una società dove spesso l’ipocrisia e le apparenze effimere fanno da padrone. E poi c’è anche una singolare originalità nel descrivere personaggi che spesso sono veri e propri bozzetti come nel caso di Totore, il signore chiamato dagli amici “Ragù, con l’adipe trasbordante che fa saltare i bottoni della camicia, o del Mago Kakà e delle sue perverse premonizioni. In questo volume ogni racconto ha una sua cifra, una sua fisionomia ma anche una sua molto ben delineata simbologia, perché l’autore riesce a restituirci un vero e proprio collage di tipologie umane ricorrenti ed attualissime ma anche di dinamiche esistenziali che caratterizzano la nostra società, densa di contraddizioni, di risvolti spesso imprevedibili e che Guarino ci racconta sì con bonaria ironia, ma dietro la quale si coglie anche la consapevolezza di un’amara presa di coscienza del deterioramento di valori e di principi e dove forse il gusto delle pietanze e della buona tavola possono sicuramente fare da cuscinetto e da piacevole antidoto al dilagante degrado.
Alfredo Guarino: “Racconti saporosi”
Casa editrice Il Filo di Arianna – pag. 238 – costo euro 15,00