Stavo per compiere 8 anni, quando l’alluvione del Polesine, novembre 1951, devastò la provincia di Rovigo e parte di quella veneziana. Si piansero circa 100 morti e quasi 200 mila persone ebbero la casa distrutta. Tutte le famiglie italiane, specie le più povere, raccolsero e spedirono qualcosa per alleviare sofferenze e dolore. Il disastroso evento si è adesso ripetuto, quasi pari pari, in Germania. Solo che adesso l’evento attizza il luogo comune alla moda ed ispira gli interessati cantori del riscaldamento globale, mentre, 70 anni fa, ci si limitò a rimboccarsi le maniche e ricostruire, senza trasformare in affare d’oro la tragedia.