Ricorrendo quest’anno il 160° dello storico Incontro di Teano (oggi ribattezzato di Vairano) credo cosa ancora oggi interessante riguardarne gli effetti e le conseguenze storiche di questo episodio tanto sbandierato e conclamato in passato. Se infatti osserviamo attentamente quanto la storiografia, son solo dell’epoca ma direi ancora fino ad oggi, ci tramanda a riguardo risultati altamente positivi. L’incontro fra il Re dei Sardi-Piemontesi con il Capo dei Volontari in camicia rossa viene interpretato come la fusione delle due ideologie : quella ufficiale con quella dei volontari. In realtà i fatti successivi diranno l’esatto contrario e cioè: la divisione ideologica più netta tra le due ideologie – la parte regia che dipendeva politicamente dall’Imperatore di Francia Napoleone III ed i Volontari liberi ed anelanti di unire finalmente tutti gli Italiani. Possiamo quindi affermare che quel giorno fatidico del 25 ottobre 1860 (nel quale Garibaldi aveva nominato in anticipo il Re di Sardegna – Re d’Italia –) vedeva realizzarsi il sogno di continuare l’impresa unitaria insieme all’Esercito Regio: Questo sogno s’infrangeva subito quando Vittorio Emanuele gli ordinava con fermezza di sospendere ogni futura azione bellica dei suoi Volontari in quanto da quel momento ogni azione futura passava ai suoi ordini e quindi all’esercito regio. Con l’occasione vorrei ricordare (perché nella storia le date devono corrispondere esattamente ad un determinato fatto) che una cosa è il” Regno d’Italia” ed un’altra cosa è “Unità d’Italia”. Questa precisione è necessaria perché come tutti sanno il 1961 fu dichiarato ufficialmente “Anno del Centenario dell’Unità d’Italia” (e naturalmente l’errore ritornò esattamente cinquanta anni dopo ovvero 2011 dichiarato ufficialmente “Anno del Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia”: Storicamente i fatti sono stati interpretati (volutamente?) in maniera errata in quanto ,non io, ma la Storia ci riporta ufficialmente che il 17 marzo 1861 legge n° 4761 iniziava il Regno d’Italia ( non l’Unità d’Italia) il cui primo Re era Vittorio Emanuele II già Re di Sardegna e Piemonte (che volle mantenere la numerazione di II dei Re di Savoia e non di I del Regni d’Italia). Da ricordare : nel 1911 fu solennemente ricordato il 1° cinquantenario del Regno d’Italia; dopo altri cinquant’anni si arriva al 1961 che si cambia in Centenario dell’Unità d’Italia come suddetto. Riassumendo: l’anno 1961 è il centenario del Regno d’Italia ( e non dell’Unità) e quindi il 2011 è il cento cinquantenario sempre del Regno d’Italia. E’ chiaro quindi che la data che si vuole attribuire all’Unità d’Italia risulta dai confini geografici della penisola italiana. Chiarito questo concetto, ci basta ricordare che nell’anno 1861 non era ancora affrancata l’italianità del Veneto (che avvenne nel 1866) nonché del Lazio e di Roma Capitale (che avvenne nel 1870). Siccome ancora del Veneto mancava il Trentino e Trieste dobbiamo affermare che solo con la presa di quest’ultimo lembo di terra irredenta si raggiunta la tanto sospirata unità quindi dopo ben cinquantotto anni e dopo una guerra durata quattro anni ovvero dal 1815 al 1818 costata ben 650.000 caduti. Purtroppo il centenario del 1918 (2018) è passato senza che l’ufficialità ricordasse al popolo questo raggiunto 1° centenario dell’Unità d’Italia. Concludo quindi con amarezza e non con giubilo questo ricordo del 160° anniversario dell’Incontro di Teano: in quanto esso segna per gli Italiani un ritardo della sospirata ed agognata unità dopo ben 58 anni.
FOTO 1a 1b Fiesole 17 giugno 1906 inaugurazione monumento dell’Incontro di Teano scultore Oreste Calzolari medaglia 1906 metallo fuso diametro mm 96 NOTA questo è il primo monumento riproducente L’incontro di Teano il secondo è a Teano
FOTO 2 1907 “incontro di Teano” targa premio tiro a segno nazionale Roma nella ricorrenza del 1° centenario nascita Garibaldi targa mm 65 x h mm 45 in AE incisore del Castagnè S. Jhonson Milano
FOTO 3A 3B 1960 medaglia commemorativa del 1* centenario dell’Incontro- coniata dal Comune di Teano medaglia in AE argentato diametro mm 28 Lorioli Milano La scena è riprodotta dal quadro del pittore Carlo Ademollo
FOTO 4a 4b Ed ecco dopo 5° anni cosa si legge nella medaglia ufficiale di Torino del 1961: Al centro le 4 teste dei fattori dell’unità d’Italia nella scritta in cerchio si legge:”CENTENARIO DELLA PROCLAMAZIONE DELL’UNITA’ D’ITALIA 1861- 1961”Nel rovescio a confermare viepiù l’errore del dritto leggiamo: in alto “TORINO”al centro il Palazzo Carignano in basso in cerchio “17 marzo 1861” medaglia in AE diametro mm 33 Affer
FOTO 5A 5B 5C 1911 serie commemorativa di 4 monete del “1° cinquantenario del Regno d’Italia” (£ 50 AU – £ 5 AG – £ 2 AE – 10 c , nel dritto con scene allegoriche) opera dello scultore D. Trentacoste siglato nel rovescio a tutte e quattro.
FOTO 6A 6B Nel 2011 venivano coniate molte medaglie per il cento cinquantenario dell’ “unità d ‘Italia” e quindi tutte storicamente errate, mentre l’unica che risulta esatta (Centocinquantenario del Regno d’Italia) è quella coniata dall’U M I (Unione Monarchica Italiana) che qui riproduco. Medaglia 2011 opus Alidori diametro mm 60 AE NOTA Nel rovescio nella cartina d’Italia sono evidenziati i contorni delle due regioni (Veneto e Lazio) non ancora facenti parte del Regno