La parola “sciamano” è una corruzione russa del termine tungus- evenki “shaman”, che designa un sacerdote della religione autoctona tungusa. Per il mondo tunguso lo sciamano non ha nulla a che fare con il buddhismo. Indica semplicemente il sacerdote tunguso. Deriverebbe dalla parola nenets “sambana”, che indica una categoria di sciamani del popolo nenets. Esisteva una primitiva religione dell’Eurasia che non ha lasciato tracce scritte, la quale ha influenzato le pratiche autoctone del Tibet, della Cina e delle Americhe. Questa religione era di tipo sciamanico, cioè basata su un sacerdote, lo sciamano, che manipolava le energie invisibili, placandole e sottomettendole, conosceva le energie sottili del corpo umano e le sapeva controllare, faceva pratica con le erbe magiche. Questa religione primitiva è chiamata anche Bon preistorico dell’Eurasia, che ebbe la sua origine nell’emisfero settentrionale del pianeta per influenzare quasi tutto il mondo. Si ritiene che la maggior parte dello sciamanesimo diffuso nell’antichità e ancora oggi, sia una derivazione del Bon preistorico dell’Eurasia. Il Bon è comunemente anche la religione autoctona del Tibet, prima dell’arrivo del buddhismo (dall’espressione tibetana bon pa, “recitare mantra” oppure dalla parola sogdiana bwn, equivalente al termine sanscrito dharma, la legge dell’universo), la quale è solo una sezione della primitiva religione dell’Euroasia. Quando il buddhismo arrivò in Tibet, la parola Bon iniziò ad essere sinonimo non più soltanto della religione autoctona del Tibet bensì anche della parola sanscrita dharma, per indicare la legge religiosa del buddhismo. Tuttora esistono quattro tipi di religioni Bon:

  • Domai Bon: religione preistorica di Zhang Zhung e del Tibet
  • Yungdrung Bon: insegnamenti del Buddha dell’Asia Centrale Mura Tahen conosciuto in Tibet con il nome di Tonpa Shenrab Mivo
  • Bon Sarma: una religione sincretistica del VIII d.C. nella quale gli elementi del Yungdrung Bon sono stati amalgamati con il buddhismo indiano di Buddha Shakyamuni
  • Bon Misto: è una miscela dei primi tre Bon amalgamata spesso con altri elementi quali induismo, taoismo, e così via.

Attraverso questi quattro tipi di Bon, tuttora esistenti sul pianeta, assieme alle tracce sparse nelle religioni di quasi tutto il mondo, è possibile in qualche modo ricostruire la primitiva religione dell’Eurasia, cioè il Bon preistorico dell’Eurasia. Tutte le dottrine del Yungdrung Bon sono schematizzate in 4 Vie di Causa (Rgyu’i theg pa bzhi) e 5 Vie dei Frutti (Bras bu’i theg pa Inga). Le prime 4 sono:

  • Chyashen Tegpa: divinazione, astrologia, rituali, medicina;
  • Nangshen Tegpa: vari riti tra cui l’invocazione delle divinità e gli esorcismi;
  • Trulshen Tegpa: protezioni;
  • Sisshen Tegpa: riti funerari.

Invece le 5 Vie dei Frutti sono:

  • Genyen Tegpa: regole di condotta per il laico;
  • Drangsong Tegpa: regole di condotta per i monaci;
  • Akar Tegpa: tantra esterni (più bassi);
  • Yeshen Tegpa: tantra interni (più alti);
  • Lame Tegpa: insegnamenti sulla Grande Perfezione, Dzogchen.

Nei quattro vari tipi di Bon che abbiamo visto brevemente, ci sono dei denominatori comuni, tra questi la malattia sacra dell’iniziando. Ma anche nel Bo Murghel Buriato (un tipo di Bon praticato in Mongolia), nel quale il praticante del Bon, per iniziare la via del perfezionamento, deve ricevere la chiamata da parte degli spiriti ancestrali (Ongon). La trasmissione del lignaggio spirituale si chiama Utkha, termine che evoca lo scintillio, mentre la chiamata a diventare praticante è detta Ongon Daralga, vale a dire “ispirazione degli Ongon”, oppure, come si usa dire nei testi sacri sullo sciamanesimo, “malattia sciamanica”. Il praticante che viene chiamato a questa vita, si ammala, subisce cioè un maleficio da parte degli Ongon, il quale procura all’iniziando malattie fisiche e mentali. Se l’iniziando resiste fisicamente e psichicamente alla prova, potrà diventare un praticante del Bon. Nel Bo Murghel Buriato si adora il dio Cervo, pratica che era presumibilemnte del Bon preistorico dell’Eurasia, in quanto tracce di un culto analogo sono presenti in molte altre zone. Per esempio in Giappone la dea Amaterasu è ritratta come sacra renna bianca. Ma non solo, pensiamo anche a un intaglio su roccia in cui uno stregone è raffigurato con abbigliamento costituito da corna di cervo e zampe di orso, rinvenuto nella grotta Trois Freres, Francia, e datato al 13.000/14.000 a.C.  Questo intaglio mostra un abbigliamento tipico dei sacerdoti del Bo Murghel Buriato. Certamente abbiamo richiamato aspetti in comune tra il Bon e il Bo Murghel Buriato, che ci fanno presumere una ascendenza comune, ma ci sono anche delle differenze, e non sono poche. Per esempio nel Yungdrung Bon lo scopo finale è ottenere la liberqazione da ulteriori reincarnazioni nell’abbandono della propria mente, che è all’origine dei limiti del corpo e quindi del samsara, che genera la reincarnazione. Invece per il Bo Murghel Buriato lo scopo più importante è diventare un grande iniziato, detto tengeriin, vale a dire un abitatore dell’alto cielo che si trova nel dominio dell’Eterno Cielo Blu (quindi non si va mai oltre il samsara). Ebbene, in Cina abbiamo questa situazione. Innanzitutto una forma di religione autoctona che è quella del Bon preistorico dell’Eurasia, vale a dire lo sciamanesimo siberiano e dell’Asia Centrale. Solo nel VI secolo a.C. nascono in Cina altre due forme di religione: il confucianesimo (da Confucio) e il taoismo (da Laozi). Confucianesimo e taoismo sono i due poli opposti del pensiero cinese. Il primo vuole controllare la mente in vista di un ideale etico e politico, quindi pensa al dovere verso la famiglia e lo stato e alla benevolenza verso tutti come virtù etiche, allora l’uomo ideale per il confuciano sarà il buon padre di famiglia e il giusto funzionario dello stato. Invece il taoismo vuole liberare la mente da ogni imposizione, quindi pensa al vivere secondo natura e allo sviluppo delle qualità intrinseche dell’animo umano scevro da costrizioni sociali, allora l’uomo ideale per il taoista sarà lo stregone, lo sciamano che vive ritirato su una montagna facendo riti magici. Pertanto, mentre il confucianesimo si distanzia dallo sciamanesimo, invece il taoismo eredita buona parte della impostazione e delle pratiche autoctone. Gli studiosi sono riusciti a ricostruire questo quadro storico e antropologico. Secondo la tradizione storica cinese, Shun Wei, figlio dell’ultimo re della dinastia Xia, è considerato il capo degli Hunnu, che erano una popolazione mongola, la quale invase la Cina e il Tibet attorno al II millennio a.C. La dinastia cinese Xia fu fondata da un leggendario eroe Yu nato nel 2205 a.C. e poi fu interrotta per via ddella conquista da parte di Shang-Yin. Dopo la caduta della dinastia Xia, Shun Wei portò la sua famiglia e altre persone nella steppa settentrionale nella quale alcuni si mescolarono con alcune popolazioni: questa etnogenesi ha provocato l’emergere dei proto-Hunnu, i quali invasero la Siberia meridionale. Questi popoli hanno gradualmente conquistato la Siberia meridionale attorno al 1.200 a.C. e, sebbene avessero soggiogato le popolazioni ch vivevano attorno al Lago Baikal, c’è stato un periodo di intensa etnogenesi mentre i migranti si mescolarono con la popolazione indigena, scambiando credenze e tradizioni culturali e religiose. Questo ricco ambiente multiculturale con i suoi numerosi sistemi di credenze fu un terreno fertile nel quale si radicarono i primi elementi della religione Bo Murghel Buriato. I cinesi importavano dalla Siberia dischi preziosi, anelli e specchi fatti di giada bianca e verde. Questo fa pensare che nel III millennio a.C. ci fosse un intenso scambio anche di idee e credenze tra mongoli (Bo Murghel Buriato), siberiani e pre-taoisti e taoisti. Ma gli indizi di questi scambi si accrescono se consideriamo altresì la simbologia taoista. Nel taoismo è presente la Svastica. Secondo la cultura cinese e taoista la rotazione di Orsa Maggiore e Orsa Minore attorno alla Stella del Nord genera il carattere Wan, cioè la Svastica in senso antiorario. I talismani cinesi della longevità (Shu) hanno il simbolo della Svastica. Lo stesso simbolo si ritrova su una Pietra di Cervo in Mongolia, attorno al II millennio a.C. Anche il Yungdrung Bon presenta la Svastica: quella con cinque sillabe sacre (YANG, RAM, KANG, SRUM, OM). Ma c’è un’altra interessante coincidenza. In Cina esisteva la figura dello sciamano, detto wu. Non solo, ma il carattere cinese wu era all’inizio due mani in basso rivolte al cielo (poi si è stilizzato sempre di più), evocando il collegamento dello sciamano con il cielo, come abbiamo visto (l’Eterno Cielo Blu del Bo Murghel Buriato). Inoltre, nella tradizione cinese il Grande Re Yu ha aspetti sciamanici: testi taoisti descrivono dettagliatamente i suoi passi magici, che conducono al cielo, e che sono alla base anche di alcune tecniche di arti marziali. Quando suo padre morì si nascose nel suo cadavere e ne uscì trasformato in orso. Abbiamo già visto altresì il collegamento tra cervo e orso nel sacerdote del Bo Murghel Buriato. La dea cinese Si-Wang-Mu è mezza donna e mezza tigre-leopardo. È significativo il collegamento con Tagzig, il paese paradisiaco nel quale nacque Tonpa Shenrab, uno dei mitici fondaotri di una corrente del Bon, che significa in tibetano “tigre-leopardo”. Molti studiosi taoisti, come il grande alchimista Ge Suan, credevano che le radici del taoismo si trovassero nel reame di questa dea. I quattro testi medici, Bumzhi, raggiunsero la Cina attraverso il principe Chebu Trishe, uno dei figli di Tonpa Shenrab. La successiva ondata dello Yungdrung Bon arrivò in Cina all’epoca dei Sei Grandi Traduttori (dal 6016 a.C. in poi), che tradussero anche testi del Bon. Bisogna anche dire che secondo il Bon il mondo della manifestazione viene prodotto in questa maniera:

  • C’è all’origine uno spazio vuoto;
  • Da esso nasce una polarità di opposti: Ye (dimensione positiva) e Ngam (dimensione negativa);
  • Da questi opposti viene alla luce il mondo degli dei e quello degli uomini.

 Gli studiosi ravvisano il collegamento di questa visione con quella del taoismo. Tutto viene prodotto a partire dal Tao, il quale è Vuoto: l’energia è ancora indifferenziata in uno stato detto Wu Chi. Poi avviene la differenziazione nei due opposti Yin e Yang, in uno stato detto Tai Chi. Quindi questi opposti (Yin e Yang) si uniscono in una miscela (detta Chi) che sta alla base del mondo della manifestazione. Nel taoismo sono diffusi anche gli otto trigrammi, dei segni che indicano l’universo intero. Ogni trigramma è costituito di tre brevi linee, assemblate in modo diverso per formare gli otto trigrammi. Essi rappresentano i mattoni che costituiscono il cosmo, nello specifico le diverse combinazioni della polarità Yin e Yang. Pure i trigrammi sono presenti nella tradizione del Bon.

Bibliografia

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