E’ mancata immaturamente la psicologa Gilda Conrieri che identificò il suo nome fin da ragazzina con quello di Guido Gozzano. Ottenne da suo padre l’acquisto della Villa “Il Meleto“ di Agliè che riportò all’onore del mondo dopo anni di abbandono. Gilda era una donna molto sensibile e la sua vita fu anche dolorosa, ma l‘amore per il poeta resistette a tutto. L’ho un po’ frequentata e forse ad un certo punto l’ho anche amata perché Gilda era seducente. Certo non era la signorina Felicita del poeta crepuscolare, ma semmai era  un po’  la raffinata Amalia  Guglielminetti che Gozzano amò o si illuse di amare. Era una donna elegante, colta e piacevole. Su Facebook scelse di farsi rappresentare da una fotografia con la sigaretta accesa ed in effetti Gilda fumava come una turca, aspirando con voluttà le sue sigarette che bruciavano in un battibaleno. In una sera fumava un intero pacchetto. Gilda va ricordata non per le  forse troppe sigarette ma per l’opera che ha realizzato con costanza ed entusiasmo per  tenere vivo il ricordo di Guido Gozzano a cui ha anche dedicato un importante premio letterario. Con lei se ne va una donna di altri tempi con una delicatezza di sentimenti oggi  molto rara. Averla conosciuta ed anche un po’ frequentata è stato per me un piacere. Merita un ricordo non effimero perché è stata una donna fuori ordinanza, forte e fragile ad un tempo.