Ho letto a pag. 11 di “Libero” di sabato 21 novembre un articolo di Fausto Carioti: “Vietato
respingere il migrante se è gay o trans”. Ho appreso che in commissione parlamentare (non
ancora in Parlamento) è stata approvata la proposta delle signore Boldrini e Pollastrini, di
vietare il respingimento del migrante proveniente da paesi dove l’omosessualità è reato
grave, punibile anche con la morte (si tratta dei paesi islamici, per quanto ne so).
Ovviamente ogni singolo caso di richiedente asilo deve essere sottoposto ad esame (rigoroso?).
Nel Testo Unico, approvato nel 1998, era vietato rimandare lo straniero in un paese in cui
potesse essere perseguitato “per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali” (ho citato il testo di Carioti).
Con l’abolizione delle cosiddette “leggi Salvini” si erano già aperte le maglie
dell’immigrazione irregolare, ma capitava ancora che qualche clandestino fosse rimandato
indietro (sempre che si scoprisse da quale paese realmente proveniva, cosa resa difficile dalla
distruzione dei documenti di identità da parte del migrante appena in vista delle coste
italiane). Ora la cosa appare pressoché impossibile: come facciamo a capire se un clandestino
che afferma di essere gay lo è veramente? E se il clandestino proviene da un paese in cui vige
la sharia, il rischio di gravi pene detentive o addirittura di morte è reale: vale per il Pakistan,
l’Afghanistan, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, persino le Maldive… (consultare all’uopo il
sito Google sull’omosessualità). Nel dubbio, todos caballeros: si accetta in linea di massima la
dichiarazione dello straniero. Un discorso diverso vale per l’identità di genere: se il
clandestino dichiara di sentirsi donna, credo che non ci sia alcun esame che possa provare che
mente. Dunque, grazie alle signore Boldrini e Pollastrini abbiamo un ulteriore possibilità per i
clandestini di approdare in Italia ed essere accolti. Non si tratta di razzismo (ho una figlia
adottiva e un genero africani, musulmani e neri), ma di semplice buon senso: in un momento
in cui il Covid ha costretto al confinamento più di mezza Italia, moltissimi Italiani sono in
ginocchio o prostrati per le tragiche conseguenze economiche della pandemia e il governo
lascerà in eredità ai nostri figli e nipoti debiti miliardari, le due allegre signore pensano a
pretesi gay e trans, che rimarranno sulle nostre spalle, dal momento che gli altri stati europei
si rifiutano di condividere il peso dei migranti con noi. Ma soprattutto, in un momento così
grave per l’Italia, due rappresentanti della maggioranza che, ahimè, ci governa perdono
tempo con i clandestini (termine che urta particolarmente madamin Boldrini) invece di
provvedere a creare un clima favorevole alla ripartenza del lavoro per gli Italiani!
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