Persino il Ministro Bianchi ha disconosciuto la paternità al Concorso Ordinario a cattedra per le scuole Superiori. L’ha liquidato come un’eredità del passato, dopo che si sono toccate punte del 90% di bocciati. Una percentuale altina, se si considera che solitamente i promossi alle selezioni pubbliche si aggirano attorno al 30-40%. Ma questa volta, no. Questa volta sembra che l’obiettivo fosse bocciare, non promuovere i meritevoli. Anche io ho partecipato nella classe di concorso A019 (Filosofia e Storia). Nemmeno io ho superato lo scritto, totalizzando 34 risposte corrette su 50. Ne sarebbero bastate 35 per passare. Ma non sono qui per recriminare o giustificarmi. Sono qui per denunciare gli errori, che ho individuato nei quesiti. Ve ne propongo due che per il sistema avrei sbagliato. Ecco il primo:
“Il primato mondiale dell’Europa nella prima metà del XIX secolo
a. rimase solido principalmente in ambito economico
b. iniziò a venir meno soprattutto dal punto di vista politico a causa dell’affermarsi nei paesi colonizzati dell’Africa di fenomeni indipendentistici
c. rimase solido principalmente in ambito politico e militare
d. iniziò a venir meno soprattutto dal punto di vista politico a causa dell’affermarsi nei paesi colonizzati dell’Asia di fenomeni indipendentistici”
Avete letto bene. C’era proprio scritto “prima metà del XIX secolo”. E io, durante quei cento minuti a disposizione, sono ritornata più volte su questo quesito, domandandomi che cosa potesse essere accaduto nella prima metà dell’Ottocento per mettere in crisi il primato mondiale dell’Europa. Così ripercorrevo il secolo: Napoleone…Congresso di Vienna…Moti del ’20-21…’30-’31…’48…rivoluzione industriale… Francamente, una volta escluse la b. e la d., non sapevo cosa scegliere tra la a. e la c. Pensavo che avessero sbagliato secolo. Forse avevano scritto XIX invece di XX? Direi che basterebbe aprire un manuale, non dico universitario, ma delle medie per capire che, probabilmente, i compilatori dei quesiti hanno commesso un errore di battitura. Ecco il secondo:
“Secondo Aristotele il bene supremo, a cui tutti gli esseri umani tendono, si realizza
- nell’ubbidienza ai doveri del buon cittadino (deontologia)
- nel raggiungimento della felicità (eudaimonia)
- nell’ottenimento del proprio piacere (edoné)
- nell’educazione alla virtù (areté)”
Per i grecisti confermo che nella terza opzione c’era scritto proprio edoné e non hedoné. Agli antichisti confermo che nella prima opzione c’era scritto deontologia. E anche bene supremo. Insomma, una domanda posta male e scritta peggio. A ciò si aggiunge che per gli amanuensi del Ministero la d. è errata. Tralascio di dilungarmi su un altro quesito, in cui si trovano traduzioni a dir poco fantasiose di Wittgenstein. Allora, la conclusione è che al Ministero dovrebbero fare uscire una nota correttiva, come è accaduto per la domanda errata del Concorso della Primaria. Ma, forse, nessuno vuole prendersene la responsabilità. D’altra parte, ho provato a scrivere al direttore della selezione del personale al Ministero, ma il posto è vacante. Chissà come mai? Tra i lettori c’è qualche candidato per questo prestigioso posto?