Il Covid19 ha fatto danni in tutti i sensi: un numero di morti superiore alla media annuale, un disastro economico ci cui non abbiamo ancora percepito la portata reale (forse da settembre, terminate le vacanze di quelli che hanno potuto permettersele, con la ripresa delle attività capiremo meglio), una rovina sociale, a causa della quale non siamo migliori di prima e ci guardiamo in cagnesco con quelli che incontriamo se loro (o noi…) non hanno la mascherina. Abbiamo ascoltato per mesi, durante il confinamento, illustri clinici e medici meno famosi, tutti con il poco nascosto desiderio di comparire in Tv a sproloquiare sulla pandemia e a dire cose spesso opposte a quelli che altri cosiddetti “esperti” avevano detto poco prima. Abbiamo compreso che, in sostanza, tutti ne sapevano poco e spesso azzardavano tesi discutibili. I morti, però, sono stati una realtà. E’ vero, si è trattato quasi sempre di persone con altre gravi malattie e il Covid ha dato il colpo di grazia, ma anche persone sane e nel pieno vigore degli anni sono state contagiate e sono morte. Quello che i mezzi di informazione hanno generalmente omesso di dire è che i contagiati ricoverati in terapia intensiva (almeno per quanto ne so da medici seri, che hanno rischiato la vita nell’assistenza) sono morti soffocati. Morire non è mai bello, ma ci sono morti peggiori di altre. Quella per cui si muore lentamente per mancanza d’aria credo che sia una delle peggiori. Ne stiamo uscendo, faticosamente, ma già si parla del Covid di ritorno in autunno. Ed è su questo che vorrei fare alcune considerazioni, per quanto non sia un “addetto ai lavori” (sono un insegnante di Lettere in quiescenza, in attesa della quiete eterna…). Il confinamento (o domicilio obbligato pur senza condanna. Mi rifiuto di usare quel brutto termine anglicizzante Lockdown) , per quanto tardivo, è servito a limitare l’espansione dell’epidemia, con l’inspiegabile esplosione del virus soprattutto a Nord. Il confinamento è però servito egregiamente a questo governo non eletto per mantenersi al potere, con i Decreti (DPCM) sul filo dell’incostituzionalità (lo dice, tra gli altri , il prof. Cassese). Alla scadenza del 31 luglio il ducetto foggiano vorrebbe prolungare l’emergenza (con relativi poteri decisionali) almeno fino al 31 ottobre, se non il 31 dicembre. Evviva! Altro che elezioni! Però, per poter prolungare l’emergenza, servirebbe una recrudescenza del virus, magari qualche focolaio qua e là. Forse non bastano le movide delle grandi città o le spiagge affollate (malgrado crisi). Ma c’è il soccorso esterno. Una volta avrebbero parlato di ascari… oggi non si può perché è politicamente scorretto. Con la bella stagione e la presenza del PD al governo, gli sbarchi sulla rotta africana sono cresciuti di numero (ho letto circa tre volte lo stesso periodo 2019). Sono in massima parte migranti economici, provenienti da Nordafrica, Pakistan, Bangladesh, ma anche altri paesi africani e asiatici sono rappresentati. Arrivano con barche e canotti sulle nostre coste, senza essere avvistati (oppure le nostre forze di sorveglianza hanno ordine di non vedere…), qualcuno sparisce subito, altri finiscono nel centri di raccolta a Lampedusa e in Sicilia e poi smistati altrove in Italia (anche perché le popolazioni locali ne hanno abbastanza di sbarchi, migranti e politici che vengono per la passerella…). Qualcuno dei nuovi arrivati è finito in quarantena su navi alla fonda nei porti italiani, altri sono stati portati nella Penisola. A buona parte dei migranti sono stati fatti i famigerati tamponi, che mancano però per gli Italiani. Peccato che parecchi dei clandestini siano positivi al virus e quindi “untori”: 16 camerunensi a Padova, 42 africani a Jesolo, 9 stranieri a Imola, 10 senegalesi a Rimini, 13 albanesi in Toscana, 8 bengalesi a Roma, 8 serbi a Scampia, 75 stranieri a Mondragone, 20 senegalesi a Cosenza, 36 richiedenti asilo in Basilicata (fonte: Libero, 23 luglio 2020, pag. 6). Queste cifre fanno paura: abbiamo osservato il confinamento, il distanziamento fisico (il termine “sociale” mi dà l’orticaria), le mascherine e tutti gli altri divieti con il dubbio che servissero a poco. Forse sono serviti. Ma di questi focolai legati ad una immigrazione senza regole (e con clandestini che dovremo tenerci noi, perché non fanno parte degli accordi di redistribuzione) non si parla: qualcuno al governo dovrebbe confessare le proprie responsabilità. Abbiamo già avuto un certo Zingaretti che invitava ad aperitivi solidali quando già l’epidemia dilagava. Era in buona compagnia. Ora il medesimo “personaggetto” (per citare il governatore della Campania De Luca) gioisce perché tornano a sbarcare i clandestini. Forse c’è qualcosa che mi sfugge… Conte conta sui nuovi arrivati per poter prolungare l’emergenza, con i poteri speciali incostituzionali che si è attribuito e mantenere in vita questo governo? Conte spera addirittura che i nuovi focolai possano giustificare la sospensione del potere delle Camere a favore dei DPCM? E il silenzio del Quirinale che cosa significa? Acquiescenza? Incapacità? Camaleontismo presidenziale?
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