Una Milano assolata e solitaria nei giorni a ridosso di Ferragosto è lo scenario in cui prende corpo l’avvincente romanzo “Fuochi d’artificio“di Maria Rosaria Pugliese che ancora una volta, dopo il successo del precedente “Omicidio ad alta quota”, sceglie il filone del giallo poliziesco, regalando ai lettori una storia che riesce a tenere alto, fino agli ultimi avvenimenti, il senso della suspense, grazie al susseguirsi di imprevedibili effetti a sorpresa. Anche questa volta il protagonista della vicenda è il Commissario De Santis a cui spetta il compito di dipanare il delicato e complesso intreccio per arrivare a capo di una vicenda intrigata e intrigante, quella della morte in circostanze misteriose di due anziane signore, Beatrice e Gloria, entrambe assassinate, la prima in casa propria, l’altra in una casa di riposo per anziani. Due donne legate in vita da una grande amicizia e accomunate poi anche da un atroce destino per la loro scomparsa avvenuta in entrambi i casi a seguito di uno strangolamento. Soltanto la sagacia e l’esperienza del Commissario, dopo un’accurata serie di indagini, consentiranno di venire a capo di questa drammatica vicenda in cui domina come inquietante elemento di congiunzione, un prezioso anello di brillanti che crea effetti luminosi speciali, bagliori simili a… fuochi d’artificio, da cui il titolo del romanzo. Ovviamente non mi prolungo nei tanti passaggi delle indagini e dell’intreccio per non anticipare nulla ai lettori, ma quello che mi preme sottolineare è che anche in questo libro l’autrice ha composto un vero e proprio mosaico di ritratti umani, perché le numerose figure che via via incontriamo nelle pagine, esprimono aspetti della psicologia contemporanea, tratteggiati e descritti dalla Pugliese con quel suo stile denso di dettagli, resi però sempre con penna agile ed incisiva, senza mai cedere il passo a descrizioni prolisse o a sovrastrutture formali, ma con quella prosa scorrevole e godibile che è proprio insita nel suo tessuto narrativo. C’è molta attenzione ai luoghi, alle atmosfere che li caratterizzano, ed in particolare viene posta la lente sulla delicata generazione degli anziani, in cui la saggezza di tutto il proprio percorso esistenziale si scontra inevitabilmente con quel senso di fragilità ed insicurezza che è proprio della terza età, ma che la scrittrice racconta e sottolinea con tatto ed eleganza, senza mai soffermarsi a giudicare, restituendoci una lettura che spazia su vari piani del sentire umano, inglobando momenti di fibrillante attesa a pagine in cui prevale l’aspetto più fortemente emotivo, e che la Pugliese racconta riservandoci, fino al finale della vicenda, un crescendo di sorprese e colpi di scena.
Annella Prisco
Maria Rosaria Pugliese: “Fuochi d’artificio per il Commissario De Santis”
Fratelli Frilli Editori – pag 168 – costo euro 12,90