Sono nato e cresciuto in un modello educativo che insegnava a tenere gli occhi bassi quando si parla alle persone, per rispetto, per buona educazione e perché è “ovvio” che debba essere così. In Italia, anni dopo, ho imparato che quando ci si rivolge alle persone bisogna guardarle dritto negli occhi, per rispetto, per buona educazione e perché è “ovvio” che debba essere così. Per anni mi sono esercitato a guardare con un occhio giù e l’altro su per accontentare le due parti, ma sono riuscito a rimediare solo un bell’astigmatismo miopico. Persino ciò crediamo ovvio e diamo per scontato costituisce una variabile soggettiva da una cultura all’altra o addirittura da una persona all’altra. Forse l’unica cosa ovvia è che l’ovvietà è un tranello che sta alla base di molte grandi incomprensioni. Voilà.