[Kalòs kai agathòs, in greco “Il bello e il buono”, è una rubrica di Simone Tempia che, ogni settimana, propone sul Magazine del centro Pannunzio uno stimolo culturale proveniente dalla rete, gratuito e immediatamente fruibile, selezionato secondo criteri stringenti di qualità artistica e culturale.]
RezzaMastrella indica un ente distintivo più che due entità distinte. RezzaMastrella sono infatti ente in quanto filosoficamente esseri supremi e nobilissimi, intangibili e viscerali, sublimati nella loro purezza artistica fatta di vuoti. Vuoti di polmoni, di carne, di ossa, di stoffa, di ferro, di palco, di legno, di parole, di presenze, di senso e di sentimento. RezzaMastrella sono anche un ente in quanto figura giuridica istituita dallo Stato: lo Stato latitante, lo Stato assente, lo Stato deprivante, lo Stato immarcescito e desquamante che ha abbandonato da anni il presidio della cultura facendosi sostituire solamente dal cartello “Torno Subito”. Ma scritto a tinte cretinamente fosforescenti. È stato questo Stato a creare RezzaMastrella, a rendere la loro presenza la risposta a un bisogno (più che un dovere) civile. RezzaMastrella, cioè Flavia Mastrella e Antonio Rezza, sono i performer dell’oppressione che raccontano, opera dopo opera, il tallone subdolo dell’ipocrisia della miseria fondendo corpo e voce e pelle di Antonio Rezza con le macchine e le scenografie viventi create da Flavia Mastrella. Il loro universo di puro, inevitabile contenuto è ora a disposizione sul sito Open DDB (Distribuzioni dal basso) a libera offerta. Tra tutte le opere, suggeriamo l’ultima, Milano, via Padova, perché ogni percorso va valutato da come il piede si appoggia “dopo” piuttosto che “prima”. Un film documentario, nato per eccesso di zelo, che racconta in maniera chiara e antiretorica cosa significa la convivenza forzata con culture differenti che non riescono a dialogare tra di loro. Una serie di interviste condotte con la crudeltà dell’ascolto senza interpretazione, per mostrare ciò che si mostra e che in molti non vogliono vedere. Arrivando all’assunto, doloroso quanto vero, che: “Siamo razzisti su suggerimento dell’istituzione”.
Trovate Milano, via Padova su OpenDdB a questo link: https://www.openddb.it/film/milano-via-padova/
[Il bello e il buono si avvale della consulenza del comitato composto da: Giulia Perona, Vera Gheno, Riccardo Conti, Dario Agazzi]
Milano, via Padova - di RezzaMastrella.