Siamo  tutti felici che i pescatori di Mazara del Vallo prigionieri dei libici siano stati liberati. Ma non possiamo non rilevare da storici che è la prima volta nella storia d’Italia (monarchica e repubblicana) che un Presidente del consiglio si reca da un sequestratore per ottenere la liberazione dei sequestrati. Ciò significa la fine della dignità di una nazione che uno storico inglese paragonò alla pudicizia delle proprie donne. Soprattutto significa che l’Italia di oggi non ha più una politica estera. Siamo per la pace  e la diplomazia contro il nazionalismo e l’imbelle sovranismo attuale umana. Quando non è in gioco la vita, ha sempre preminenza la trattativa diplomatica, non la cupidigia di servilismo. Neanche un pavido come Mariano Rumor avrebbe fatto come il prof.  Conte e il suo  fido Sancio  Panza, Di Maio. Non  pretendevamo un Giuseppe Pella che difese l’Italianità di Trieste. Ci Bastava Craxi quando difese la dignità nazionale a Sigonella. Conte si è rivelato il nuovo “ Cagoja” del nuovo secolo.  Francesco Saverio  Nitti al suo confronto era uno statista. E D’Annunzio un grande poeta – soldato che volle Fiume italiana dopo che a Versailles i nostri politici si dimostrarono pavidi e incapaci , malgrado Orlando fosse il Presidente della Vittoria e Sonnino un grande ministro degli Esteri. Conte non ha neppure capito che prostrarsi ai sequestratori favorirà nuovi sequestri.