Evviva, l’industria sta ( finalmente ) crollando. Questo deve aver pensato il teleutente che stesse seguendo alla TV, sul canale Tre, la rubrica economica, in onda intorno alle 15 dell’11 giugno, perché questo era il titolo del servizio sul “previsto” calo della produzione industriale in questi mesi della quarantena nazionale e della sospensione e chiusura di tante attività. Non so chi scriva i titoli, ma titolo più infelice non poteva esserci, quando la bistrattata e negletta lingua italiana ha tanti termini per significare un evento ampiamente logico e prevedibile stante i provvedimenti governativi presi per rallentare la diffusione del “corona virus”, prima che lo stesso si dimostrasse meno letale di quanto si supponesse all’inizio.
In realtà non vorrei che l’uso improprio di questo termine nascondesse una ben diversa realtà, cioè lo spirito “anti” industriale e capitalistico di molta parte dell’ Occidente, che, ignorante della storia mondiale, vede solo alcuni aspetti e qualche degenerazione di una realtà a cui si deve, nel giro di duecento anni, un progresso tecnologico e materiale che il mondo non conosceva da mille, duemila, tremila……anni ed a cui si deve il “risveglio” di tante civiltà orientai ed asiatiche, nella speranza di un loro reinserimento nel mondo moderno, dopo un silenzio di secoli
La marcia del gambero è iniziata. Fermiamola prima che sia troppo tardi.
LIBERIA
“Carneade chi era costui“, dice Don Abbondio ed oggi “Liberia che cosa è”, direbbero milioni di connazionali se venisse posto loro questa domanda . In effetti oggi questo stato è uno delle decine di stati africani nati dopo la decoloniziazione degli imperi inglese, francese e portoghese , mentre fino al 1935 era uno dei due soli stati africani indipendenti , insieme con l’impero etiopico . Bella l’origine , nel 1822, quando grazie ad una associazione nordamericana, la “American Colonization Society”, a cura e spese furono trasferiti in questa parte dell’Africa alcune decine di migliaia di afroamericani , schiavi liberati, ma non desiderati come cittadini dei liberi stati settentrionali degli USA. Lo sbarco e l’insediamento non furono tranquilli perché le popolazioni indigene, non conoscendo le intenzioni pacifiche dei nuovi arrivati assalivano le strutture create da questi coloni. In ogni caso però nel 1847 ne fu proclamata l’indipendenza , con questo nome “Liberia” ed una costituzione democratica , di tipo presidenziale, e la capitale “Monrovia” ,in onore del celebre Presidente degli USA, Monroe. Fu una vita facile questa del nuovo stato indipendente africano , pur non mancando aiuti , specie economici dagli USA ? Non proprio, perché le popolazioni originarie mal sopportavano il dominio afroamericano, per cui dal 1980 in poi è stato in susseguirsi di colpi di stato e guerre civili, con interventi e contingenti ONU. Perché ne parliamo in questi giorni ? Pensate.
Domenico Giglio