Sanremo e passi pure. In fondo è un fenomeno di costume. Scandali che interessano divi dello sport e dello spettacolo. Cronaca nera e rosa a mai finire per arrivare alla prostatite di Carlo III d’Inghilterra.

Il tutto mentre si profila una riforma istituzionale, che si va faticosamente delineando (almeno per gli italiani) e che riguarda il nostro futuro, ma delle cui conseguenze, negative o positive che siano, si discute assai poco.

L’Europa sta morendo e nessuno ne parla, non per fare il de profundis – operazione spiacevole e di cattivo gusto fin tanto che il moribondo sia in vita – ma qualche riflessione in merito si potrebbe pure tentare.

Cina, Russia e Stati Uniti si preparano a mutare lo scenario internazionale, disputandosi i destini del mondo, senza prestare alcun interesse a una politica volta a tutelare la sopravvivenza del pianeta. E, mentre scrivo, apprendo dalla Tv di Stato che il figlio, non si sa se rejetto o degenere (nessuno l’ha ancora stabilito con certezza!), di Carlo III ha fatto gli auguri al papà per l’operazione alla prostata. La profonda considerazione a cui si invitano gli spettatori pare che sia che, in fondo, tutte le famiglie nei momenti di difficoltà, cedono a un sentimento di naturale solidaretà. E bando ai dissapori.

Peccato che nel pomeriggio si sia riferito di un marito che ha accoltellato la moglie per poi uccudersi; di un fratello che avrebbe ucciso un altro fratello; di un omicidio commesso da un tale ai danni del cognato!

Il bello è che, se protesti, ti rispondono che il cittadino ha diritto d’essere informato!