Non sono un politico, né un medico o paramedico.
Sono una ragazza alla quale il corso dei recenti eventi ha insegnato, in tempi rapidi e con modalità inattese e discutibili, il semplice e scontato valore della vita.
Dico semplice e scontato perché io stessa, prima di non essere stata qui per un po’, trascorrevo le mie giornate vedendo come acquisito tanto. Forse quasi non lo vedevo, talvolta.
Oggi, al ritorno di quanto mai spero per nessuno, mi ritrovo alla ripresa di quella che credevo la mia vita in un contesto che della mia vita di prima non ha nulla.
Ecco che se svegliarsi, vedere i tuoi genitori, amici e colleghi o bere un semplice caffè diventa un dono, oggi lo diventa ancor più anche fare una semplice passeggiata, girare la toppa della porta di casa o trovare i tuoi cereali preferiti al supermercato.
Mamma vita segna sulla lavagna un messaggio evidente, almeno per quanto mi riguarda.
Ciò che conta non è nulla di ciò che credevi.
Non edificare articolati progetti. Non trascorrere una vita che non ti appartiene per paura di tuffarti, perché è tutto mutevole e ciò che hai per certo, a ben guardare, è oggi.
Fermati.
Passa del tempo con te stessa. Con chi ami, se puoi. E se non puoi per la distanza e le restrizioni del momento, viviti questa mancanza e fanne un dono.
Pensa a te. Rinuncia a fare parte di ciò che ami. Ma solo per poterti assicurare la possibilità di poterlo rifare ogni volta che vorrai.
Prenditi cura di te.
Fai più che puoi. Ma con intelligenza.